Aversa. Coronavirus, tre cittadini guariti
“Vi comunico una bellissima notizia: ci è stato comunicato che abbiamo tre concittadini guariti! E tre concittadini in attesa del secondo tampone di guarigione. Queste sono le notizie belle da condividere e che ci riempiono di gioia. Ringraziamo il Cielo per aver salvato queste vite dall’incubo di questo virus e siamo molto felici di questa notizia. Relativamente ad Aversa, la situazione è quindi la seguente: 9 casi attualmente positivi; 423 tamponi negativi; 18 tamponi in attesa; 18 guariti e quattro concittadini deceduti che nei pensieri di ognuno invito sempre a non dimenticare mai”. Lo comunica il sindaco Alfonso Golia nella consueta diretta facebook.
“Fase 2. Ieri il Presidente Conte ha illustrato al Paese criteri e tempistiche di questo nuovo scenario con cui convivremo a partire dal 4 maggio. Provo a farne un sunto. Decade il vincolo di non spostarsi dal proprio comune, quindi si ci si potrà muovere all’interno del territorio regionale con motivazioni comprovate da esigenze lavorative o situazioni di necessità legate alla salute e per incontrare i congiunti purché sempre ricordando che permane il divieto di assembramento, permane l’obbligo di mantenere distanziamento e l’obbligo di usare la mascherina all’interno del territorio regionale (i bambini, dai sei anni in su). Sempre con autocertificazione al vostro seguito. Gli spostamenti fuori Regione non sono consentiti per il momento salvo che per il rientro presso il proprio domicilio, abitazione, residenza. Con obbligo di quarantena fiduciaria per 14 giorni. È consentito praticare sport e attività motoria, nel rispetto delle distanze di almeno due metri nello sport e un metro nelle attività motorie. È consentita la ristorazione con consegna a domicilio e con asporto, con il divieto di consumare i prodotti all’interno dei locali e di sostare nelle vicinanze degli stessi. Riapre la grande produzione e l’attività manifatturiera con il relativo commercio all’ingrosso. Rimessa in moto questa produzione, il Presidente Conte ieri parlava di riaprire il commercio al dettaglio il 18 maggio. Restano sospese le attività inerenti i servizi alla persona (fra cui barbieri, parrucchieri, estetisti) che, sempre secondo quanto sostenuto dal Presidente Conte, riapriranno il 1 giugno. Permane il divieto di assembramento e il rispetto delle distanze di sicurezza. Invito tutti a leggere le informazioni contenute nel nuovo Decreto. Nelle tabelle e negli allegati sono riportate nello specifico tutte le attività e filiere che possono riaprire. Informatevi: è un vostro diritto e dovere. Mi rendo conto che ci sono tante legittime domande, da ieri sera sono sommerso di “posso fare questo o quello?”; “perché quello si e quello no?”. Anche io ho dei dubbi, non ho problemi a dirlo. Resto contrario all’asporto perché induce assembramenti e file. Avrei sinceramente dato un’opportunità a barbieri, parrucchieri ed estetisti di riaprire su appuntamento già dal 18. Ecco perché insieme agli altri sindaci dell’Agro aversano abbiamo scritto una lettera al Presidente Conte affinché valuti di permettere a queste categorie di riaprire prima (leggi qui).
“Sicuramente ci saranno dei chiarimenti in merito al Decreto, nel frattempo atteniamoci a quanto scritto. Senza cercare i rivoli o spazi tra le virgole e i punti. Questo è fondamentale. A partire dal 4 maggio saremo responsabili più che mai di noi stessi e dei nostri comportamenti. Per questo vi invito ad abbandonare il pensiero che scrivendomi “ci vogliono più controlli” si risolva il problema. Sapete bene cosa ne penso dei 56mila agenti uno per cittadino e posso assicurarvi che lo sforzo enorme fatto da forze dell’ordine e polizia municipale proseguirà. Ma dal 4 maggio ognuno ha diritto a riprendersi a poco a poco la propria vita e i propri spazi, nei limiti delle disposizioni vigenti. Quindi vi invito a interrompere questa tendenza e di collaborare unicamente con le Forze dell’Ordine e la Polizia Locale segnalando direttamente a loro. Sono stato il primo a chiedere il vostro aiuto dai balconi e il primo a pattugliare la citta per assicurarmi che le regole venissero rispettate. Qualcuno ironicamente mi ha definito “sceriffo” e chi mi conosce sa quanto queste vesti non mi si addicano. In quel tempo era necessario. Ora non più. Dal 4 maggio ognuno sarà responsabile delle proprie azioni nell’interesse di tutti”.
“Per quanto riguarda le mascherine, oggi è iniziata la consegna quelle della Regione Campania. Brutte, belle, utili, inutili…Sono arrivate. Quelle che avevamo ordinato con il Comune stanno incontrando problematiche alla dogana. Lo stesso problema mi risulta lo abbiano tanti comuni italiani. In assenza di aggiornamenti a breve, sospenderemo l’ordine. Il Governo nel frattempo ha annunciato di aver chiuso due importanti accordi con altrettante aziende italiane che produrranno venti milioni di mascherine al giorno. Inoltre il Presidente Conte ha annunciato che verrà calmierato il prezzo per abbattere gli aumenti e saranno disponibili mascherine a 50 centesimi. Proposi all’inizio e vedo che se ne sta parlando, di abolirne l’Iva cosi da diminuire maggiormente il prezzo. Quindi stando alle informazioni in possesso di tutti, la situazione dovrebbe divenire regolare in termini di disponibilità e costi”.
“Per quanto riguarda i buoni spesa è bene far parlare i numeri. Abbiamo ricevuto più di 2000 domande totali. Di queste domande sono state accettate 339 nella prima graduatoria. Le incomplete, può capitare una dimenticanza, sono state chiamate in comune a completare la domanda. In totale per il soccorso istruttorio sono state richiamati oltre 1500 domande. Faccio notare che abbiamo finito di consegnare i buoni della prima graduatoria già la settimana scorsa, l’ordinanza della protezione civile è stata emanata il 29 di Marzo, i termini per la città di Aversa per presentare l’autocertificazione si sono chiusi il 13 Aprile. In base alle graduatorie, ovviamente compilate secondo i parametri del disciplinare comunale e pubblicate nell’albo pretorio, chi rientrava nei parametri è stato beneficiato dei buoni. Le comunicazioni, sono state inviate a tutti tramite i recapiti telefonici indicati. Laddove mancavano, i nostri volontari si sono recati all’indirizzo indicato sull’autocertificazione. Con l’Assessore al Bilancio stiamo lavorando incessantemente per individuare forme di sostegno economico alle attività produttive aversane secondo il criterio che chi è stato chiuso per più tempo ha diritto a di più, e cosi via. Stiamo inoltre lavorando alla possibilità di ridurre la pressione delle imposte per consentire una ripartenza delle attività. Badate bene, molti comuni hanno sospeso queste imposte. Stiamo cercando soluzioni alternative, perché se sospendi, poi li devi ridare comunque. Stiamo inoltre lavorando a interessanti incentivi per l’occupazione suolo pubblico, per venire in soccorso a quelle attività che non possono contare su spazi interni adeguati e per permettere a chi già ne usufruisce di avere opportunità vantaggiose. Inevitabile dunque sarà ripensare gli spazi pubblici, almeno in queste fasi. Il tutto attraverso processi partecipati e condivisi con l’Amministrazione, i rappresentanti di categoria e tutti coloro che vorranno mettere a disposizione le proprie competenze. C’è bisogno di tutti per uscirne insieme”.
“Ci stiamo prendendo un po’ di tempo per decidere sui parchi comunali, soprattutto il Parco Pozzi. Il Decreto da libertà ai sindaci di valutare se sussistano o meno i requisiti per garantire accesso e distanze. Sicuramente lo spazio non ci manca, ma dobbiamo sempre considerare che tutti hanno eguali diritti. E ad Aversa ne siamo 55mila. Poi vanno comunque dati dei tempi per permettere la permanenza a tutti. Le file e quant’altro. Non sto dicendo che non lo faremo, ma con estrema sincerità e nell’interesse di tutti il Centro Operativo Comunale da me presieduto si sta prendendo il giusto tempo per le doverose valutazioni che ovviamente vi saranno comunicate”.
“Quello che posso dirvi, come già annunciato domenica è che riapriremo il cimitero. È stato davvero doloroso per me ascoltare le richieste di tanti concittadini senza poter dare loro quello che desideravano. Spero sia stato compreso che le motivazioni erano prese nell’interesse della comunità. Siamo al lavoro per riaprirlo dalla settimana prossima e secondo una turnazione alfabetica. Ovviamente vi comunicherò ogni cosa una volta pronto il dispositivo. Ringrazio i concittadini che avevano questa necessità per la comprensione e la pazienza. Siamo passati da più di un mese e mezzo chiusi in casa a rivedere finalmente un barlume di luce. Le misure di isolamento dal 4 maggio si alleggeriranno permettendoci di prendere aria e porre le basi per ripartire. Guardiamo con la giusta positività a tutto questo non dimenticandoci gli ultimi due mesi da cui veniamo. Tutti abbiamo diritto a tutto. E tutti abbiamo ragione, direbbe qualcuno. Ma in questo momento dobbiamo attenerci alle disposizioni e in questo perimetro tornare ad apprezzare le libertà che ci erano state vietate a causa degli eventi. Non dimentichiamoci che tutto dipende da noi, non dai controlli che ci saranno. Dobbiamo impegnarci tutti perché così facendo eviteremo lo scoppio di nuovi focolai. Del resto, l’ha ricordato poco fa De Luca, non abbiamo scelta, o agiamo tutti responsabilmente. O si torna tutti in casa. E’ di poco fa la notizia, addirittura sono dovuti intervenire Carabinieri e Polizia Municipale, c’era chi correva in gruppo e lontano dalle proprie abitazioni, senza mantenere le distanze interpersonali. Affrontiamo questa fase con senso di responsabilità. Abbiamo imparato tutti, io per primo, tante cose da questa pagina drammatica. Non è il tempo degli individualismi, ma di pensare a come modulare la propria vita sulla base dei cambiamenti che ci sono e ci saranno. Abbiamo il diritto di ricominciare, lo spirito giusto per provarci e la forza per riuscirci. A piccoli passi, passo dopo passo, ce la faremo”.