Cesa. Buoni spesa, opposizione: ‘rendere pubblica lista degli aventi diritto’

“Considerata la nota problematica relativa all’epidemia causata dal diffondersi velocemente del virus COVID-19 (coronavirus), a fronte dell’emergenza che sta colpendo la nostra comunità e le tante famiglie, riteniamo necessario come atto di trasparenza da parte dell’amministrazione comunale e dagli uffici preposti, rendere pubblica la lista degli aventi diritto ai buoni spesa”. Così i Consiglieri Comunali di Minoranza, Ernesto Ferrante, Raffaele Bencivenga, Amelia Bortone, Luigi De Angelis, Carmine Alma.

Premesso che per far fronte alla grave situazione economica determinatasi per effetto delle conseguenza dell’emergenza COVID-19, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, attraverso il Capo del dipartimento della Protezione civile, ha erogato la somma complessiva di euro 400 milioni di euro, suddivisa tra tutti i comuni italiani; Che sulla base del finanziamento ricevuto, ogni comune ha pubblicato un avviso e il modello di domanda da presentare per vedersi erogare la somma. Considerato per quanto riguarda gli obblighi di pubblicità e trasparenza conseguenti all’esecuzione di tale procedimento amministrativo, le disposizioni da applicare sono quelle previste negli articoli 26 e 27 del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33, di cui si possono riassumere brevemente i seguenti passaggi: !) Pubblicare nella sezione Amministrazione trasparente: Criteri e modalità, ossia la disciplina comunale prevista per l’erogazione dei Buoni Spesa. Si immagina che tali disposizioni propedeutiche siano state approvate con determina dirigenziale del responsabile dei servizi sociali; 2) Pubblicare nella sezione “Amministrazione trasparente”: atti di concessione, l’elenco dei vari beneficiari, sostituendo i dati personali delle persone fisiche (cognome e nome, residenza, numero di telefono) con un codice identificativo sostitutivo, così come dettagliatamente specificato nell’articolo 26, comma 4, del citato d.lgs. 33/2013″.

“In questo caso l’anonimizzazione si rende necessaria ed indispensabile a tutela della privacy dei beneficiari rientrati nella categoria connessa alla situazione di disagio economico-sociale, conseguente all’epidemia sanitaria da COVID-19. Al riguardo, gli scriventi consiglieri comunali, fanno rilevare che numerose amministrazioni comunali  hanno stabilito, nella sezione trasparenza del loro PTPCT, di pubblicare tutti i contributi, come  principio di accessibilità totale ai documenti e alle informazioni in possesso delle P.A. Tali informazioni vanno pubblicate in formato tabellare aperto, con aggiornamento tempestivo e per la durata di cinque anni, contati dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello di pubblicazione, per effetto dell’art. 26, comma 3, del d.lgs. 33/2013. A titolo di esempio, ecco la pubblicazione dei dati che potrebbe esser effettuata utilizzando un modello di tabella:

Nr. Ordinario
Protocollo Utente
Importo erogato
Mod. Isee
01
056/2020
300,00
500,00
02
061/2020
250,00
1000,00

“Inoltre, quale ultimo adempimento, occorre che tutte le informazioni debbano essere organizzate in un unico elenco secondo modalità di facile consultazione, in formato tabellare, che ne consenta l’esportazione il trattamento e il riutilizzo, così come previsto dall’articolo 27, comma 2, del d.lgs. 33/2013. Nella consapevolezza che ognuno debba fare la sua parte, in una fase così delicata, i consiglieri di comunali di minoranza propongono all’amministrazione e agli uffici preposti l’adozione tutte le misure di trasparenza previste dalla normativa, idonee dirette e veloci di cui sopra”.

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Redazione

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