Coronavirus ad Aversa, nuovo guarito

“Ci è stato comunicato che abbiamo un altro concittadino guarito! Queste sono le notizie belle da condividere e che ci riempiono di gioia. Relativamente ad Aversa, la situazione è la seguente: 6 casi attualmente positivi; 446 tamponi negativi; 16 tamponi in attesa; 21 guariti e quattro purtroppo deceduti”. Lo comunica il sindaco Alfonso Golia.

“Informo la cittadinanza che, come promesso, il cimitero riaprirà a partire da lunedì 4 maggio. Seguiremo uno scaglionamento diviso per lettere alfabetiche. Le fasce orarie saranno due: 8:30-12:45 e 14:30-17:45. Le persone con disabilità, con difficolta deambulatorie e gli ultrasettantenni potranno essere assistiti e accompagnati solo da una persona, anche se non appartenente allo scaglionamento alfabetico di quel giorno. Sarà necessario esibire il documento di riconoscimento ai controlli all’ingresso. Abbiamo garantito a tutti la possibilità di andare una volta a settimana al cimitero. Faccio appello alla massima collaborazione all’utenza, mantenendo la distanza di sicurezza in fila e utilizzando la mascherina. Non abbiamo previsto un tempo massimo di permanenza, ci sembrava oltremodo fuori luogo, così come è impensabile che ci sia un controllo all’interno con il cronometro in mano. Invito quindi gli utenti a ricordare che tutti abbiamo il medesimo diritto, vi ringrazio fin d’ora per la collaborazione. Ringrazio tutti i cittadini che sentivano questo bisogno per la comprensione avuta negli ultimi mesi”.

“Per quanto riguarda il Parco Pozzi, al Centro Operativo Comunale (COC) da me presieduto con Protezione Civile, Croce Rosse, Caritas diocesana e Polizia Locale permangono dubbi sulla sua apertura. Badate bene, non perché versi in pessime condizioni come qualcuno insinua, anzi…è in questi giorni interessato da importanti interventi che l’Assessore all’Ambiente Elena Caterino sta portando avanti. I comportamenti generali dei flussi sia pedonali che veicolari sensibilmente aumentati negli ultimi giorni (e non siamo ancora al 4 maggio) ci inducono alla prudenza sulla decisione finale a riguardo. Alcuni nei commenti che leggo, anche con toni abbastanza irrispettosi, mi hanno accusato di non avere coraggio nell’apertura del parco. “Perché il cimitero si e il parco no?”. A queste persone rispondo che innanzitutto dovrebbero passarsi la mano sulla coscienza perché da una parte c’è un parco, luogo votato allo svago, e dall’altro un cimitero, dove riposano i nostri affetti… Dove risiedono i nostri dolori e i nostri ricordi. Quindi rispetto per favore! E a chi mi dice “ma sono pochi casi positivi su 55mila abitanti” devo ricordare, mi sembra assurdo ma tant’è, che questi numeri si riferiscono a un periodo in cui siamo stati in isolamento a casa. Nella fase 2, a partire dal 4 maggio, questo vincolo sarà alleggerito di conseguenza nessuno – sottolineo nessuno – può prevedere quanto e come i comportamenti di ognuno influiranno sull’andamento del contagio. Come vi ripeto da qualche giorno, l’approccio che invito ad usare è “cosa posso fare?” piuttosto che che cosa non posso fare? Veniamo da quasi due mesi chiusi in casa in cui abbiamo fatto grandi sacrifici, ora è giusto guardare con positività a ciò che ci aspetta, per quanto duro sarà”.

“C’è più gente in strada, il volume è aumentato. Era prevedibile con l’alleggerimento delle misure voluto dal Presidente De Luca. E sia chiaro a tutti: non è un problema che ci sia gente…è un problema se questa gente in strada non rispetta le disposizioni e le distanze di sicurezza. Non possiamo pensare che resteremo sempre chiusi in casa. Ecco perché è bene comprendere che (1) distanziamento sociale (almeno 1,5m); (2) usare la mascherina quando si esce e (3) lavarsi frequentemente le mani, sono le basi che ci accompagneranno ancora per mesi, finché non ci sarà un vaccino. E non ci saranno ordinanze o il poliziotto dietro a ogni angolo a salvarci o il Volontario con il metro in mano a controllare le distanze tra una persona e l’altra. Ci salverà il senso di responsabilità di ognuno. Mettiamoci la coscienza in pace che questo è”.

“Vi aggiorno rapidamente su alcune importanti novità Abbiamo approvato in giunta l’attivazione alla stazione dell’Infopoint del Comune (leggi qui). La prima notizia è sicuramente che è il primo sportello sociale che la nostra città ha. L’innovazione di questa prima misura è che lo sportello sociale non fornirà solo informazioni sui diritti e sui servizi sociali e assistenza sulle misure Covid-19, ma sarà un primo punto di presa in carico per progettare con le persone percorsi individualizzati di inclusione sociale. La seconda che finalmente dopo anni apriamo l’infopoint. Sempre con delibera di giunta ieri è stato approvato il progetto “Scuole Sicure” che prevede l’istallazione di nuovi sistemi di videosorveglianza (leggi qui). Sono convinto che la prima sicurezza per i nostri ragazzi è l’educazione e la prevenzione. Sempre alla stazione, con Corpo militare ACISMOM, Polfer e Polizia Locale ho voluto si avviassero da oggi i controlli anche con termo scanner ai passeggeri in arrivo. Anche se i treni in arrivo sono al momento ridotti al minimo è sempre bene essere pronti per il futuro (leggi qui). Con l’Assessore al Commercio Mario De Michele abbiamo avuto un confronto molto proficuo con i rappresentanti di Confindustria, Confcommercio e Confesercenti per delineare strategie e linee di intervento per la Fase 2. Siamo fiduciosi (leggi qui). Da qualche giorno è attiva all’Ospedale Moscati di Aversa una camera di bio-contenimento presso il Pronto Soccorso (leggi qui). Un ringraziamento e un plauso al Dott. Ferdinando Russo, direttore generale Asl Caserta; al dottor Arcangelo Correra direttore sanitario dell’Ospedale Moscati di Aversa; alla dottoressa Rosa Raucci direttrice del Pronto Soccorso del Moscati di Aversa e a tutti i medici, infermieri e operatori dell’Ospedale Moscati”.

“E c’è da essere orgogliosi anche delle buone azioni dei concittadini aversani che dimostrano il loro gran cuore a ogni latitudine del mondo. Leggevo sui media locali e nazionali, probabilmente sarà capitato anche a voi, di una famiglia di Capri con due bambini rimasta bloccata in Kenya e nell’impossibilità di tornare a causa della chiusura delle frontiere. Ebbene un nostro concittadino, Francesco Bo, presidente della compagnia turistica VRclub, ascoltato la richiesta d’aiuto di questa famiglia, si è offerto di ospitarli gratuitamente presso la struttura che gestiscono lì (leggi qui). Davvero un gesto di grande sensibilità che porta il nostro orgoglio aversano oltre i confini. Grazie a Francesco Bo per questo gesto un saluto affettuoso a tutta la sua famiglia. Alle tante cose brutte accadute negli ultimi mesi, se ne bilanciano altrettante belle, positive. Gesti, disponibilità che abbiamo imparato a conoscere lungo questo cammino. Siamo tutti in prima linea e siamo tutti responsabili del nostro futuro. Futuro che arriva un giorno alla volta. E con pazienza, prudenza e un passo alla volta, ce lo riprenderemo”.

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Redazione

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