Coronavirus, Cannavale: “De Luca, lo sceriffo che spara a salve”
“Non è possibile che i cittadini della regione Campania, continuano a credere nelle sceneggiate del sig. de Luca, all’apparenza sembra un uomo di ferro, ma alla fine scopriamo che sa fare il duro solo con le persone perbene, che rispettano le ordinanze e che hanno un senso civico. Vediamo in questi giorni di emergenza, tutte le restrizioni che ha emanato il nostro Governatore De Luca, l’ultima e quella che vuole chiudere i confini della regione, decisioni di un uomo duro, che sfida il governo e i governatori del nord, così facendo dimostra tutta la sua forza al popolo campano, che poi lo dovrebbe premiare per il suo operato”. Così Pino Cannavale, responsabile provinciale FdI Caserta.
“Ma se analizziamo bene la forza di De Luca, scopriamo che le sue sono solo chiacchiere e distintivo e vi spiego perché: Il nostro governatore, fino ad oggi si è mostrato agli occhi dei cittadini un uomo di ferro, un uomo capace di multare tutti quelli che non rispettano le ordinanze da lui emanate e fin qui va bene è giusto, ma non è giusto se le ordinanze vengono rispettate dai cittadini e non prese in considerazione dagli immigrati, non è giusto che noi tutti facciamo sacrifici enormi, per evitare contatti restiamo chiusi in casa e teniamo i bimbi piccoli chiusi in una stanza, chiudiamo le scuole, chiudiamo le attività, quando poi dobbiamo vedere che le strade sono diventate luogo di incontro per gli immigrati, che girano regolarmente, come se nulla fosse, senza indossare nessun dispositivo di protezione individuale e senza essere sanzionati”.
“Allora mi chiedo caro De Luca, come mai usi la tua forza con persone che rispettano le regole e non intervieni nei confronti di questa gente che non rispetta niente e nessuno? La tua forza, la tua capacità, la tua fama di uomo duro e risolutivo, come mai con gli immigrati non funziona? Credo sia facile fare proclami e farli rispettare da gente civile, la capacità vera è quella di fare rispettare le regole a tutti, anche a quelle persone che vivono sul nostro territorio, liberi di fare quello che vogliono, perché sanno che nessuno gli fa niente”.