Coronavirus, fase 2 in Campania: le proposte del PCI
Sicurezza di cittadini e lavoratori, Sistema scolastico, commercio e turismo. Sono questi i punti principali del documento inviato dal PCI alla Presidenza della Regione Campania
“L’emergenza Covid-19 ha aperto scenari drammatici in tutto il mondo. L’Italia è stata una delle nazioni più gravemente colpite dall’evento pandemico sia per il numero dei contagi e dei decessi, sia per la quasi totale paralisi della vita sociale ed economica. In un momento estremamente difficile per la vita del nostro Paese e delle nostra Regione, la Segreteria regionale del Pci ha elaborato un nucleo di proposte per la gestione della cosiddetta Fase2 in Campania. Ovviamente tale nucleo è soltanto un primo approccio alla questione, ed è teso a stimolare il confronto su temi delicati ed importanti che riguardano tutta la comunità regionale. Nel corso dei prossimi giorni e settimane, il Pci valuterà molto attentamente sia le indicazioni che perverranno dall’apposita Taske Force istituita a livello nazionale per individuare e definire le strategie utili al ritorno graduale alla normale vita civile e lavorativa, sia le misure e i provvedimenti che la Regione Campania intenderà adottare, nei limiti delle competenze che la Costituzione le attribuisce, per superare la fase emergenziale”. Così Antonio Frattasi, segretario regionale del Pci Campania.
“Al fine, pertanto, di favorire un ampio ed articolato confronto pubblico sui percorsi più idonei a garantire la ripresa delle attività lavorative nei vari settori (dall’industria ai servizi), il Pci ha inviato alla Presidenza della Regione Campania un documento contenente le proposte relative alla ripresa, consapevole che su questo tema di enorme rilevanza sociale, economica, culturale e civile occorre la più ampia condivisione delle scelte tra le forze politiche, sindacali e associative, nel rispetto dei ruoli e dei livelli istituzionali. Tanti i punti inseriti nel documento, a partire dalla sicurezza dei lavoratori e di tutti i cittadini. Uscire dall’emergenza non vuol dire aver sconfitto il virus, pertanto sarà importante continuare sulla strada del contact-less e di misure idonee a garantire soprattutto la tutela sui luoghi di lavoro. Particolare attenzione deve essere prestata alla scuola, ai bambini e agli studenti: la didattica on line messa in campo dalla Scuola ha accentuato le difficoltà degli alunni provenienti dalle fasce sociali più fragili che scontano anche la mancanza di strumenti informatici e connessioni idonee: accanto alla misura economica già prevista dalla Regione, è necessario pensare a un potenziamento dei servizi oggi offerti dai Piani di Zona, con la creazione di Unità di Educativa territoriale che, lavorando in sinergia con la Scuola, possano fornire agli studenti quel supporto che non possono trovare in famiglia. Sarà anche importante pensare ad una sostituzione progressiva degli edifici scolastici più datati, a partire da quelli di proprietà comunale, in gran parte vetusti e non più rispondenti agli standard di sicurezza e di flessibilità didattica. Occorre anche pensare a misure di sostegno alle famiglie che, con la ripresa delle attività produttive, avranno grandi difficoltà nella gestione dei figli, soprattutto dei più piccoli e alle loro esigenze di socializzazione. Per quanto riguarda il settore agro-alimentare, proponiamo la realizzazione di un portale regionale “A km 0” che metta in rete i singoli produttori delle eccellenze campane e i consumatori, sul modello dei Gruppi di acquisto solidale, provvedendo alla consegna settimanale a domicilio. Molte proposte anche per il turismo, come la realizzazione di un bando di servizio civile regionale, che coinvolga i giovani nel presidio delle aree naturali, quali spiagge e pinete, di cui il territorio è ricco. In questo modo, si eviterebbe di creare un esclusivo vantaggio per i gestori privati, e si garantirebbe un accesso egualitario ai luoghi”.