Coronavirus, fase 2 in Campania: per lo SMI “sale attesa guardia medica a rischio contagi”
“La continuita’ assistenziale in tutta la Campania sta svolgendo un ruolo di prima linea insostituibile: i medici della ex guardia medica sia titolari che sostituti stanno svolgendo un ruolo di primaria importanza al servizio della Nazione. Questi medici sono impegnati nei presidi territoriali pubblici aperti h 24 in queste giornate prefestive e festive, nelle USCA unita’ speciali che effettuano i tamponi sia nel monitoraggio dei pazienti positivi al virus ma anche nei casi sospetti, sono presenti anche nei penitenziari di tutta la Regione per garantire assistenza sanitaria”. Così il segretario aziendale SMI Asl Napoli 1 Centro, Ernesto Esposito.
“La fase 2 prevista per Maggio presentera’ molte criticita’ in particolare legate alla gestione delle sale di attesa dei presidi di guardia medica che dovranno essere adeguatamente normate attraverso disposizioni legislative Regionali che consentano solo visite per appuntamento telefonico individuali poiche’ le sale di attesa degli ambulatori della ex guardia medica sono frequentate da moltissime persone ed anche bambini con i genitori sopratutto nel fine settimana. E’ necessario un triage telefonico preliminare da parte del medico ed un appuntamento individuale nel presidio in modo che il paziente non dovra’ attendere il turno per la visita evitando quindi gli assemblamenti nelle sale di attesa o addirittura le file fuori dalle sedi delle guardie mediche”.
“Medici in prima linea che in percentuale maggiore sono in Campania sostituti da tantissimi anni ed in attesa del conferimento delle carenze,siamo quasi all’anniversario della manifestazione del 10 maggio 2019 a Napoli organizzata dalla Associazione ‘Medici Senza Carriere’ e qualcosa si e’ mosso:si devono ancora assegnare le carenze per graduatoria anno 2018 e sono state pubblicate pochi giorni fa le carenze 2019. E’ evidente la impossibilita’ di procedere alle assegnazioni convocando gli oltre mille medici aspiranti presso l’auditorium del centro direzionale di Napoli per motivi sanitari di sicurezza. Tuttavia i medici di medicina generale non possono piu’ attendere i tempi della lunga fase 2 prevista e quindi l’appello va alle istituzioni Regionali per stabilizzare i medici in graduatoria Regionale ed in attesa di Trasferimento tramite provvedimenti ad horas mediante convocazioni di poche unita’ per volta o attraverso strumenti telematici certificati tanto per consentire la uscita dal precariato e la immissione sul territorio di centinaia di medici necessari per potenziare adeguatamente il territorio”.