Coronavirus, fase 2 in Campania: SINLAI e altre associazioni scrivono a De Luca
“L’emergenza Coronavirus sta mettendo in ginocchio l’economia nazionale. La quarantena, infatti, ha determinato lo stop forzato di gran parte delle attività produttive, comportando enormi ammanchi economici per tutte le imprese, gli autonomi e le partite Iva. D’altro canto, anche gli stabilimenti, i negozi e le attività rimaste aperte hanno subito notevolmente gli effetti della crisi, per via di scarsità di ordinativi e commesse. Per queste ragioni, l’intera produzione italiana, e campana nello specifico, rischiano di subire un tracollo irreversibile; persino la stagione turistica, ivi comprese le attività balneari, è a repentaglio. Ciò, salvo l’ipotesi di una programmazione tempestiva delle riaperture”. Inizia così il documento (guarda qui) firmato dalle associazioni: Sindacato Sinlai, Federazione Nazionale Partite IVA (Fenpai), Associazione agricoltura “Lega della Terra”, Associazione Turismo Commercio e Ristorazione (TRC), Unione Italiana Coltivatori (UIC), Associazione Solidarietà Nazionale Campania, Sindacato Atipici (SIDAS), Sindacato Nazionale (SN), Associazione di Promozione sociale IncancellAbili, Associazione “Evita Peron”; comitato Salerno ai Salernitani, Associazione di Promozione Sociale “Trasparenza per Melito”, Associazione di Promozione Sociale “Le Ali”, CNS Fiamma – comitato regionale; Associazione Sportiva Dilettantistica Confsinau.
“Il Sindacato Sinlai, congiuntamente ad altre organizzazioni sindacali e datoriali, ha risposto all’appello del governatore della Campania, Vincenzo De Luca, che chiedeva alle forze politiche e sociali consigli e proposte per iniziare a programmare e strutturare la ripartenza delle attività dopo la fine della quarantena. Nello specifico, le suddette organizzazioni hanno avanzato la proposta di far ripartire, pur progressivamente e nel pieno rispetto delle dovute precauzioni e misure anticontagio, nonché mediante l’utilizzo dei necessari dispositivi di protezione, tutte le attività, a decorrere da lunedì 4 maggio. Segnatamente, si richiede la riapertura delle attività commerciali, ristorative, dei bar, delle attività produttive; nonché delle palestre, delle piscine e dei centri sportivi in genere. Infine, si richiede la riapertura delle scuole di ogni ordine e grado e delle università, organizzando i turni in modo da garantire il distanziamento sociale e la sicurezza di studenti ed insegnanti”.