Coronavirus, Rao: “Limitare paura, riempiere con attività ed attenzione il proprio tempo”
Nella esplosione di informazioni generate dalla pandemia si corre il rischio di perdersi in una infodemia incontrollata, che finisce per generare timori e rischia di alimentare paure ingiustificate, anche in relazione a quello che sarà il progressivo ritorno alla normalità.
Per provare a trovare una via di orientamento abbiamo sentito il parere di un esperto, la professoressa Mary Rao, docente di materie economiche e counselor esperta nel benessere psicologico, alla quale abbiamo chiesto di chiarire alcuni aspetti. Secondo la sua osservazione: “L’eccesso di informazioni crea molta confusione, questa bulimia provoca disorientamento, e spesso, purtroppo, troppe bufale dalle quali bisogna difendersi applicando sani confini. Bisogna, invece, accogliere i dati riportati dalla scienza, l’unica che ha voce in capitolo per poter raccontarci del coronavirus, ed averne fiducia. Non trascorrete la vostra quotidianità a leggere notizie sul Covid19, limitate l’ansia e la paura tutelandovi, continuate a mantenere vive relazioni che vi facciano stare bene, sviluppate la vostra creatività, date alla luce le vostre risorse quelle che, con la freneticità dei tempi normali, non emergono.”
Ma nel futuro ci aspettano tempi difficili, il lockdown avrà effetti gravi sull’economia, come potremo affrontarli? “Purtroppo oltre ad una crisi psicologica ci sarà una crisi economica, un arresto dell’economia mondiale. La vita di ogni essere umano è più di un dato numerico, non possiamo disporne a nostro piacere ed è giusto imparare ad attraversare la sofferenza, trovando la giusta chiave di lettura dell’esistenza. Anche il mondo produttivo che verrà dovrà essere ripensato, su basi comunitarie, ricostruendo relazioni, esiste un individualismo in questa società che è impoverimento, bisogna abitare con amore l’anima, l’esistenza è coesistenza.”
Il messaggio finale che lancia la professoressa Rao è un invito alla speranza ed alla riscoperta della solidarietà: “la relazione corpo-anima-spirito non può essere divisa bisogna coltivare il coraggio e la speranza come sfida culturale. Esistono differenze religiose e culturali ma tutte guidate da un unico linguaggio solidarietà e amore. Questo periodo deve consentirci di rendersi conto della pienezza della vita, senza lasciarsi opprimere dal vuoto di questi giorni, ma riempiendo con attività ed attenzione il proprio tempo, scoprendo la differenza tra la sopravvivenza e vivere davvero.”