Lusciano. Buoni spesa, IV: “Nuovi requisiti per seconda erogazione non soddisfacenti”
“L’ ufficio dei servizi sociali coadiuvato dalla vicesindaco Maria Consiglia Conte, per contrastare l’emergenza dall’effetto coronavirus, ha adottato dei nuovi requisiti per stilare la lista circa il secondo giro dei “buoni spesa”. Lodevole l’impegno dell’amministrazione ad elevare il reddito da €400 a €800 per poter essere inclusi nella lista ma, non capiamo i motivi per cui sono stati esclusi i percettori del bonus “covid”, relativi ai seicento euro, messi a disposizione dal governo. Probabilmente, la giunta comunale dimentica che, per questa fase, i negozianti sono stati chiusi e, comunque, tale somma non è sufficiente nemmeno a pagare le tasse comunali”. Così Luciano Dell’Aversano Orabona, referente Italia Viva Lusciano.
“Per questi motivi, tra le varie proposte rivolte al sindaco, ribadiamo la nostra di decurtare le tasse comunali agli esercenti in rapporto al periodo di chiusura relativamente a IMU e rifiuti urbani. Purtroppo, dato il silenzio assordante dell’amministrazione, sensibilizziamo la giunta comunale a promuovere un’associazione di volontari automuniti, attraverso le Pro loco e il coinvolgimento dei percettori di reddito di cittadinanza, per supportare le imprese e le attività artigianali per la distribuzione domiciliare. Offrire un sostegno alle stesse per aiutarle a rimettersi in carreggiata”.
“A fronte di questo organismo, giunta e presidente del consiglio, potrebbero contribuire con una quota una tantum dalle indennità degli ultimi mesi, poiché, dall’albo pretorio, risulta versato il dovuto relativo al mese di novembre pari ad una somma di euro 10.500. Un organismo di aiuto ai commercianti per evitare eventuali sanzioni severe messe in essere nella delibera regionale”.