Riapertura scuole, Azzolina: “Non a maggio. E a settembre niente doppi turni”
“A giorni il Governo prenderà una decisione, ma a mio avviso riaprire ora le scuole, per poche settimane, mentre il Paese conta oltre 500 morti al giorno per il Coronavirus, rischierebbe solo di vanificare gli sforzi fatti. Dobbiamo fare ancora qualche sacrificio per poter tornare a scuola nello stesso modo in cui ci andavamo prima. E intanto dobbiamo sostenere studenti e docenti nella didattica a distanza. E soprattutto aiutare le famiglie in questa fase così impegnativa”. Così Lucia Azzolina, ministro dell’Istruzione sulla riapertura delle scuole durante l’emergenza da coronavirus.
Si proseguirà quindi con le lezioni online nonostante le tante difficoltà tecniche riscontrate da studenti e professori. Non tutti hanno tablet o computer molti devono fare i conti con una connessione debole: insomma portare a termine il programma così è molto complicato. Di come ricominciare a settembre si occuperà la commissione presieduta dall’ex assessore alla scuola dell’Emilia Romagna Patrizio Bianchi ma nel nuovo anno non si faranno doppi turni, come si pensava inizialmente, perché i professori dovrebbero lavorare molto di più. Se l’emergenza dovesse continuare si proseguirà con le lezioni a distanza, se invece sarà possibile tornare tra i banchi i primi a prendere posto saranno i ragazzi che dovranno recuperare le insufficienze poi tutti gli altri. Promozioni garantita per tutti come scritto nell’ultimo decreto ma in pagella i voti saranno reali: chi merita un 8 l’avrà, così come ci saranno i 4 e 5. Un altro nodo da sciogliere, anche se i tempi stringono, è quello sulla maturità. Molti studenti hanno scritto al ministro Azzolina chiedendo un esame in presenza ma esclusa un’ipotesi mista alunni a scuola – professori a casa. Una situazione di incertezza che preoccupa quei genitori che devono riprendere a lavorare e hanno i figli a casa: la numero uno del dicastero garantisce un aiuto con l’estensione del congedo parentale e del bonus baby-sitter