Spaccio stupefacenti, arrestato 33enne casertano
La Polizia di Stato di Caserta, nella giornata di ieri, 23 aprile 2020, ha tratto in arresto GRILLO Graziano, trentatreenne casertano, poiché ritenuto responsabile di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, in flagranza. Lo stesso è stato “contravvenzionato” altresì per inosservanza alle disposizioni relative alla nota emergenza sanitaria, insieme al suo autista.
L’operazione di polizia è stata realizzata nell’ambito di un servizio della Squadra Mobile casertana, predisposto al fine di contrastare il fenomeno del traffico e dello spaccio di sostanze stupefacenti, che, nonostante l’apparente ridimensionamento subito a seguito delle misure adottate per fronteggiare la pandemia da coronavirus, continua ad imperversare sul territorio.
I Poliziotti della sezione “Falchi”, nell’ambito del predetto servizio, riconoscevano il GRILLO nel mentre viaggiava in un’autovettura, condotta da un’altra persona, nei pressi dello svincolo autostradale di Caserta Sud; poiché si trattava di soggetto già noto, per i precedenti di polizia che annovera, decidevano di controllarlo e, pertanto, intimavano l’“ALT POLIZIA” all’autista. Il GRILLO, preso atto del controllo, manifestava fin da subito un certo nervosismo che non sfuggiva all’occhio dei poliziotti; perciò, lo sottoponevano a perquisizione. L’attività di ricerca si concludeva con l’immediato rinvenimento, occultato sulla persona del GRILLO, di due diversi tipi di sostanza stupefacente che, come emerso dalle successive verifiche tecniche, veniva qualificata “Cocaina”, per un peso di circa 107 gr., e “Hashish”, per un peso di circa gr. 03.
Per tali fatti, dopo gli accertamenti di rito, il GRILLO è stato dichiarato in arresto e, come disposto dal P.M. di Turno competente, tradotto presso il carcere di Santa Maria C.V. in attesa del giudizio di convalida. Inoltre, in ragione del fatto che sia l’arrestato che il suo autista erano in strada per ragioni diverse rispetto a quelle che ne avrebbero autorizzato lo spostamento, entrambi venivano “contravvenzionati” ai sensi della normativa vigente in materia di contrasto alla diffusione del Coronavirus con 533.33€ di sanzione amministrativa ciascuno.