Aversa. Ferrara: “Amministrazione supporti attività economiche locali”
“In attesa dei chiarimenti, sui provvedimenti emanati, da parte del governo centrale e di quello regionale, l’Amministrazione comunale di centrosinistra di Aversa si deve attivare, intervenendo con i mezzi a propria disposizione, per supportare le attività economiche aversane”. Lo chiede Valerio Ferrara, membro del direttivo di “A Testa Alta”.
“A tal proposito, noi chiediamo che la giunta comunale, recepisca le istanze delle associazioni di categoria, e perlomeno vengano esentatati, tutti gli operatori interessati, per sei mesi, dal pagamento di: Tari, Tosap, canoni e balzelli vari, nonché concedere gratuitamente spazi maggiori per i dehor. Questa scelta sinergica potrà dare sicuramente una boccata di ossigeno, ma altresì siamo consapevoli che ciò non sarà sufficiente per la serena ripartenza delle piccole imprese della nostra città, poiché bisogna tener presente che la stragrande maggioranza delle aziende esistenti sul nostro territorio, negli ultimi tre mesi hanno difatti, non avuto un calo del fatturato, ma un vero e proprio azzeramento dello stesso. Da una parte manca infatti il contributo del Governo, sia in termini di erogazioni a fondo perduto per le imprese, sia in termini di chiarezza sulla riapertura delle attività. Al momento siamo nel caos più totale visto che il nuovo dispositivo emanato dal presidente Conte è stato oggetto di scontro da parte della Regione Campania, che, non ha accolto con favore, la maggior parte dei contenuti del nuovo decreto (già aprile, poi maggio, ora dl rilancio) e non si riesce a comprendere come si intenda supportare i vari comuni in queste iniziative di agevolazione fiscale. Siamo in attesa che si definisca una volta per tutte quali attività potranno riaprire da oggi, con quali distanze e misure da rispettare. Insomma, con queste premesse, noi crediamo che per l’amministrazione comunale di Aversa non saranno giorni facili. A tal proposito la domanda che ci siamo posti è stata: saranno costoro all’altezza di non far sparire definitivamente dal territorio cittadino il tessuto economico e produttivo? Noi siamo terrorizzati!”.
