Aversa. Mof, operatori ‘bruciano’ tessere elettorali
Si è tenuta questa mattina, nel legittimo diritto sancito dall’art. 17 della Costituzione della Repubblica Italiana, ed in osservanza delle prescrizioni sul distanziamento sociale e dell’utilizzo di mascherine, un civile presidio di protesta dei Commissionari del Mercato Ortofrutticolo di Aversa chiuso da ben 7 mesi a causa di ritardi inspiegabili dell’Amministrazione Comunale.
“Riteniamo che in maniera arbitraria siano stati sospesi i lavori di adeguamento igienico sanitario della struttura”. Così Carlo Di Dato Presidente di ASSODIRITTI. “Si ricorda che la struttura è stata chiusa il giorno 11 ottobre 2019. Nonostante le coperture economiche, ad oggi ancora non si vede la luce in fondo al tunnel. Rimanere sette mesi senza possibilità di avere una legittima entrata ha costretto i circa 300 operatori ad indebitarsi per provvedere al minimo sostegno delle proprie famiglie. Ciò nonostante al Comune di Aversa continuano a prendere tempo. Ma perché? Quali sono i motivi per i quali indugiano?”.
Ai Commissionari del mercato i trecento lavoratori hanno affidato le proprie schede elettorali e le chiavi degli stand. “Abbiamo scelto di bruciare le schede elettorali e di smaltirle correttamente unitamente alle chiavi. È crollato il rapporto di fiducia tra la Pubblica Amministrazione ed il cittadino. Non essendo rispettati, riteniamo che coloro che occupano il ruolo di governo del Comune, non meritano la nostra fiducia ed il nostro rispetto” – affermano all’unisono i rappresentanti degli operatori che concludono dichiarando che – “siamo costretti a riferirci a livelli superiori affinché provvedano al sostentamento delle nostre famiglie. Quello di oggi è l’ultimo presidio condotto e gestito in maniera rispettosa, ma se le difficoltà rimarranno solo nostre, non possiamo essere certi di avere la capacità di continuare ad essere rispettosi delle Leggi”.
Aversa. Mercato ortofrutticolo, Cannavale: “Stanchi di sentire proclami”
“Credo sia arrivato il momento di fare chiarezza sulla situazione del MOF di Aversa, ormai sono passati troppi mesi e gli operatori chiedono giustizia, una giustizia promessa ma mai arrivata, vedo che oggi sono scesi in piazza per far valere i propri diritti, contro una amministrazione che da mesi li prende per i fondelli. Il Sindaco Golia e i suoi valletti, si sono resi ridicoli agli occhi degli operatori del MOF, perché con la loro ignoranza o malafede, non hanno fatto altro che fare passare il tempo, convinti che riuscivano a far stancare tutti, ma così non è stato e i lavoratori del MOF stanchi di essere presi in giro son ritornati in piazza, ma questa volta non sono tornati per discutere, trovare soluzioni insieme all’amico Alfonso, ma sono scesi in piazza perché si sono resi conto che sulla questione MOF non ci sono amici”. Lo dichiara Pino Cannavale, esponente aversano FdI e responsabile provinciale Ambiente FdI Caserta.
“Questa gente esasperata, stanca, disperata, ormai è arrivata ad un punto di non ritorno, perché la pazienza è finita e stanchi di essere presi per i fondelli, chiedono aiuto a tutte quelle forze politiche che hanno sempre dichiarato di fare ferro e fuoco se necessario a fianco degli operatori del MOF, adesso è arrivato il momento di dimostrare chi effettivamente sta con i lavoratori del MOF e chi no. E’ arrivato il momento di agire, creando un comitato spontaneo, solo così possiamo dimostrare a questa gente che Aversa sta con loro e che non sono soli, diamo dimostrazione a queste persone che Aversa è viva e non accetta la chiusura di una struttura che dà da mangiare a centinaia di famiglie aversane, per trasferirla chissà in quale paese e a favore di chi. Questa volta sono affianco a queste persone con il simbolo del mio partito e con tutti i tesserati di FdI del circolo di Aversa, adesso sfido tutte le forze politiche presenti in città, di scendere in piazza con il proprio simbolo di partito, con le sigle dei sindacati, con le sigle delle associazioni e maggiormente con la propria faccia, che fino ad oggi nessuno ci ha voluto mettere. Adesso voglio proprio vedere chi si nasconde e chi ha il coraggio di ribellarsi a questo stato di cose, voglio vedere l’orgoglio aversano dove sta, la nostra solidarietà, la nostra vicinanza, il nostro interessamento, adesso si deve trasformare in fatti concreti, fatti che devono portare ad una veloce conclusione di questo ridicolo teatrino, messo su da questa amministrazione di incapaci, gente che vuole far passare gli altri per ignoranti, ma non sanno che la vera ignoranza e malafede la stanno dimostrando ormai da mesi, senza avere la forza di dare una risposta definitiva a questa gente”.