Castel Volturno. Buoni spesa, la responsabile dei servizi sociali La Penna replica all’ex consigliere Diana

“Facendo seguito alle sue poco opportune e non veritiere affermazioni – anche a mezzo stampa- nonché al discrimine che riversa sul lavoro del servizio sociale del comune di Castel Volturno per motivi poco chiari mentre lo stesso tenta, in una condizione di estrema emergenza socio sanitaria, di affrontare le miriadi di problematiche con personale altamente ridotto e mentre sarebbe necessaria una fattiva collaborazione da parte di tutti”. Così Annamaria La Penna, Responsabile del Servizio Sociale del comune di Castel Volturno replicando alle dichiarazioni dell’ex consilgiere comunale Cesare Diana sui buoni spesa.

http://www.larampa.it/2020/04/30/buoni-spesa-a-castel-volturno-diana-disuguaglianze-e-disagi-per-i-cittadini/

Ecco la lettera della dottoressa La Penna:

Oggetto: Emergenza COVID 19. Buoni spesa e chiarimenti in merito alle affermazioni su presunta discriminazione per commercianti e cittadini.

Gentilissimo dottor Diana,

appare doveroso chiarire a Lei, ai suoi clienti e al Sindaco che chiede conto del mio operato, alcuni aspetti in merito alla faccenda dei buoni alimentari da spendere presso gli esercenti commerciali del territorio di Castel Volturno soprattutto dopo le sue accuse, assolutamente non veritiere. Ma andiamo per ordine e senza alcuna remora, portiamo alla luce date e fatti onde consentire a chiunque di comprendere la verità.

In data 10.04.2020 con determina n° 139/2020 si procedeva a pubblicare apposito avviso per il reperimento di esercizi commerciali locali specificando, tra le altre cose, le modalità di presentazione istanza e pubblicizzazione dell’adesione che avrebbe consentito ai cittadini di spendere i loro buoni presso le attività commerciali aderenti.

In data 21.04.2020 avveniva la prima pubblicazione sulla Home page del sito istituzionale del Comune di Castel Volturno dell’elenco di n° 15 attività commerciali, tra queste diverse attività tra Ischitella e Ponte a Mare.

Il 22.04.2020 cominciava la distribuzione dei buoni spesa ai cittadini che si recavano presso gli esercizi commerciali, anche quelli non convenzionati, creando un maggiore appeal ed interesse ad aderire. Tant’è che il 26.04.2020 le attività interessate a partecipare divenivano n° 32.

Il giorno 23.04.2020 (h. 22.48) perveniva alla casella di posta elettronica personale del funzionario dei Servizi Sociali una mail del signor Cesare Diana, lamentando che “dall’elenco degli esercizi autorizzati ad accettare i buoni spesa covid 19…. tutti quelli che vi ho inviato, nessuno è stato inseriti, anche quelli insistenti in località Ischitella”. Alla richiesta di spiegazioni di una tale esclusione la sottoscritta chiarisce che non sono pervenute adesioni da parte dei commercianti da lui indicati (e pertanto non possono essere state escluse). Si invita, pertanto a reinviarle sulla Pec dedicata, come chiaramente indicato nell’Avviso di cui sopra.

Il giorno Venerdì 24.04.2020 (h. 9.40), facendo seguito alla mail della notte precedente nuovamente Lei “richiede la documentazione per cui le sotto elencate ditte sono state escluse dall’elenco pubblicato degli imprenditori….” e poi, con altra mail delle ore 11.40, allega le copie delle PEC precedentemente inviate relative alle richieste delle cinque attività commerciali che a Lei si sono affidate. Solo in questa occasione si ha modo di riscontrare che tutte le PEC sono state inviate ad un indirizzo sbagliato ovvero a [email protected] e non all’indirizzo corretto [email protected], come chiaramente riportato nell’Avviso. Come Lei ben sa basta un punto a modificare un indirizzo e ad impedirne la ricezione!

Resami conto del suo errore, le rispondevo alle ore 18.57 ribadendo che le istanze non erano mai pervenute a questo Ufficio perché l’indirizzo non era corretto. Al che, invece di ammettere l’errore e reinviare correttamente le istanze sulla PEC indicata, alle ore 21.01 ancora giungevano polemiche sulle mancate risposte formulate probabilmente ad una mail inesistente ed insinuando che non leggiamo mail, che arbitrariamente abbiamo escluso “i suoi clienti” fortunatamente tutelati dalla Sua professionalità.

Finalmente, nella serata di Domenica 26 aprile 2020 attorno alle ore 20.00, a distanza di pochi minuti l’una dall’altra pervengono le PEC delle 5 Ditte a suo dire “discriminate” ed immediatamente vengono inserite nell’elenco delle attività commerciali ed inviate al Servizio Informatico alle ore 20.46 che provvede alla pubblicizzazione sulla Home page del Comune il giorno seguente alle ore 09.49.

Sperando sia finalmente tranquillo e soddisfatto, rimango molto sorpresa quando ancora mi scrive il giorno 28.04.2020 ore 9.25 lamentando di non aver ancora avuto notizia dell’inserimento delle Ditte da Lei curate. Senza mettere in conto la lettura dell’assurdo comunicato che ha avuto la premura di inviare a diverse testate giornalistiche locali. Tutto senza alcun fondamento!

Le ribadisco che le Ditte dei signori Luongo Antonio, Stasi Alessia, Saggese Dora, Canneva Rita e Torino Francesco risultano regolarmente inserite nell’elenco pubblicizzato sulla Home Page del Comune di Castel Volturno sin dal 26.04.2020, nelle stesse modalità indicate sull’Avviso.

Nella speranza che l’eventuale richiesta di rimborso sia meno problematica dell’avvio dei lavori rimango a disposizione per ogni chiarimento utile ad una corretta, celere e snella procedura.

Senza voler sottolineare che il particolare periodo di pandemia, con le innumerevoli attività da porre in essere e gli adempimenti in capo a poche persone, avrebbe richiesto maggiore collaborazione e minori polemiche e strumentalizzazioni e nella speranza che sia finalmente tutto chiaro, colgo l’occasione per porgere cordiali saluti.

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Redazione

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