Esplosione fabbrica Ottaviano, PCI: “Più sicurezza sui posti di lavoro”
“In Campania ancora morti sui luoghi di lavoro, appena il giorno successivo alla riapertura delle fabbriche dopo la forzata chiusura dovuta all’emergenza Covid-19. Si era detto che la ripresa delle normali attività sarebbe avvenuta garantendo ai lavoratori massima sicurezza, attraverso l’applicazione rigorosa di tutte le misure previste dalle normative al fine di evitare il contagio. Si è ripetuto, per oltre due mesi, sino quasi all’ossessione, il rassicurante slogan “Andrà tutto bene”, quasi come se servisse ad esorcizzare qualsiasi conseguenza negativa direttamente o indirettamente provocata dalla pandemia. Ad Ottaviano, in provincia di Napoli, non è andato affatto “tutto bene” perché la riapertura della fabbrica Adler Plastic è stata segnata dalla tragica morte dell’operaio Vincenzo Lanza di 55 anni e dal ferimento di due suoi colleghi, che versano in condizioni preoccupanti”. Così, in una nota, la segreteria regionale e provinciale del PCI – Partito Comunista Italiano.
“La tragedia è stata provocata da un’esplosione fortissima, seguita da fiamme e fumo; la fabbrica è andata quasi letteralmente distrutta e i lavoratori sono fuggiti terrorizzati per cercare una via di scampo. Quanto accaduto ieri ad Ottaviano è soltanto l’ultimo evento in ordine di tempo di una strage di lavoratori, che si perpetua e nei confronti della quale, nonostante le parole di circostanza che siamo costretti ad ascoltare al ripetersi di ogni tragico evento, non vi sono risposte adeguate da parte dello Stato e delle Regioni, tranne l’assunzione di generici quanto disattesi impegni ad evitare ulteriori lutti. E’ chiaro che la debolezza delle risposte delle istituzioni preposte è imputabile alla difesa ad oltranza del vero dogma dei nostri tempi : “l’intangibilità del profitto privato capitalistico”, la sua preminenza sulla tutela della salute dei lavoratori e, quindi, la conseguente ritrosia ad operare controlli seri e ad assumere misure efficaci. Le morti sul lavoro non sono, infatti, fenomeni dovuti al caso o alla fatalità, non sono calamità naturali di fronte alle quali alzare le braccia ed imprecare alla cattiva sorte, sono accadimenti che si verificano con frequenza impressionante e che, superata l’emozione del momento, cadono nel completo oblio di chi dovrebbe contrastare il tragico fenomeno. Ora basta! La magistratura accerterà le responsabilità di quanto accaduto alla Adler Plastic, ma l’attenzione delle istituzioni e delle forze politiche dovrà essere continua e costante. Un lavoratore è morto, altri due sono rimasti gravemente feriti e vi potrebbero essere seri danni ambientali in tutta la zona interessata, con grave minaccia per la salute dei cittadini di Ottaviano e di quelli residenti nei comuni vicini. Il Partito Comunista italiano esprime, in questo tragico momento, la propria vicinanza ed il proprio cordoglio alla famiglia di Vincenzo Lanza e agli altri due operai feriti”.