Massima mobilitazione per salvare San Gregorio, Lega striglia De Luca: “Col lanciafiamme distrugge presepe!”

“De Luca non spari sul Presepe,che è sacro, e faccia quel che deve per tendere una mano agli operatori di San Gregorio Armeno. È durissima Pina Castiello, esponente di spicco della Lega campana, appassionata di presepi e vicinissima a Matteo Salvini.

Proprio il leader della Lega, sollecitato dall’ex sottosegretario alla presidenza del consiglio, era a suo volta intervenuto, ieri, sull incresciosa vicenda, che vede i maestri presepiale sul piede di guerra, con un attacco diretto al presidente della regione reo, non solo di non prendere provvedimenti a sostegno dei maestri presepiali di San Gregorio, ma addirittura di non riceverli neppure.

Questa mattina, nuovo affondo di Castiello: “È semplicemente sconcertante che dopo giorni di protesta e di disperati appelli degli artigiani di questa magica stradina di Napoli, messi in ginocchio dai nefasti effetti dell’emergenza COVID19, il presidente della Regione non trovi modo e tempo per riceverli e concertare con essi il varo di misure utili a fronteggiare la crisi con cui fanno i conti. Mi chiedo come possa il re delle dirette disprezzare,di fatto, il portato culturale e storico,al di là dell’indotto occupazionale ed economico,di un gioiello unico come San Gragorio Armeno, ambasciatore nel mondo della quintessenza della napoletanità.Voglio augurarmi che De Luca possa rivedere al più presto questo atteggiamento così menefreghista e ‘barbarico’ e tendere una mano alle botteghe di San Gregorio. Il lanciafiamme per distruggere il Presepe proprio no caro presidente: la Lega non glielo consentirà”.

Ieri e per tutta la settimana passata,si sono susseguiti gli appelli di personaggi illustri di Napoli e del jet set nazionale: calciatori, attori, cantanti ecc. che, attraverso appelli video, puntualmente pubblicati sulla pagina Facebook “le botteghe di San Gregorio”, hanno esortato il presidente De Luca ma anche il comune di Napoli e il governo, ad assumere iniziative formali per evitare che su un gioiello come san Gregorio cali definitivamente il sipario. Un lusso che a ben vedere Napoli non può permettersi, a pena di intaccare la sua stessa identità, che ne trarrebbe irreversibile pregiudizio.

La protesta degli artigiani di San Gregorio e la loro azione di stimolo verso le istituzioni, è coordinata da Gabriele Casillo, fattivo presidente dell’associazione corpo di Napoli. Conforta l’unità di intenti e la capacità di fare squadra degli artigiani napoletani. Molti dei quali, da Di Virgilio a Ferrigno, da Capuano a Carmine De Maria e tanti altri, sono ben noti, non solo a collezionisti e cultori dell’arte presepiale partenopea ma in Italia e nel mondo, per i pregevoli manufatti che realizzano, figli di un’arte antica che si tramanda da generazioni. E che va preservata: ad ogni costo.

MDL

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Redazione

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