Napoli. Fase 2, Fratelli d’Italia al fianco delle categorie partenopee
Oltre 300 commercianti napoletani di varie categorie si sono riuniti alla Rotonda Diaz per chiedere al governo la riapertura degli esercizi commerciali prima del 18 Maggio e delle misure di affiancamento in quanto i fatturati, a causa della psicosi da covid-19 con la relativa contrazione di presenze turistiche, saranno notevolmente inferiori agli anni precedenti.
Il comitato organizzatore ha illustrato i punti di basilare importanza, tra cui il prolungamento della cassa integrazione e l’immediato pagamento dei mesi pregressi della stessa, in quanto al momento, per la stragrande maggioranza dei dipendenti, non è stata ancora percepita, prolungamento del credito di imposta allargato anche alle altre categorie contrattuali, assegno di sussidio, congelamento degli F24 per 12 mesi e immissione di liquidità vera, non come la farsa del decreto Salva Italia.
“Purtroppo, il Governo ha nominato ben 450 membri di task-force, i quali sono tutti illuminati professori ma non ha dato spazio ai rappresentanti delle varie categorie colpite da questa emergenza e che hanno il reale polso della situazione. Bisognerà chiedere a Conte di rendere partecipe le associazioni di categoria nella stesura finale del decreto della fase 2, che probabilmente verrà tardivamente varato, al fine di colmare i numeri gap legislativi”. Così gli esponenti di Fratelli d’Italia a Napoli, Rosario Lopa e Alfredo Catapano Responsabile Provinciale Commercio e Piccola Media Impresa, che hanno preso posizione al fianco delle categorie di commercianti.
“Siamo qui, come più volte ribadito del nostro leader nazionale Giorgia Meloni, di essere parte attiva al fianco del disagio fiscale che sta colpendo la nostra Nazione ed intercettare le loro richieste per sottoporle all’attenzione delle istituzioni locali e del Governo nella speranza di una vera cooperazione istituzionale”.
Gli esponenti di FdI, unitamente a Nello Savoia, e Roberto Della Ragione, si sono impegnati di sottoporre nell’immediato, al Presidente Meloni, al fine di dar voce a queste categorie, che purtroppo, sono da annoverare tra le troppe dimenticate in questa fase emergenziale.