Spaccio stupefacenti e detenzione dell’arma: 4 arresti nel Napoletano

Stamattina la squadra investigativa del Commissariato di Portici-Ercolano dava esecuzione a ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in carcere a carico di VARLESE Emanuele classe 1994, ACAMPORA Alfonso classe 1979 e ZICHELLA Antonio classe 1974, indagati per i reati p. e p. dagli artt. 110 e 81 c.p., 73 comma 1 D.P.R. 309/90 (spaccio di sostanze stupefacenti in concorso) nonché, per il solo VARLESE, anche dell’art. 23 comma 3 e 4 legge 110/75 e 648 c.p. (porto e detenzione dell’arma, ricettazione della stessa) e di ordinanza applicativa della misura cautelare della custodia in regime di arresti domiciliari a carico di MAROTTA Roberta classe 1997, indagata per i medesimi reati, commessi in Napoli, Portici ed Ercolano dal 15 ottobre 2018 e sino al 02 marzo 2019.

Le misure cautelari sono frutto di un’attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Napoli, Settima Sezione, che ha preso il via il 15 ottobre 2018, allorquando personale di questa squadra investigativa, in una autorimessa ad uso pubblico ubicata alla via Bernardino Martirano di Napoli, rinveniva nel vano sottosella di un motociclo li parcheggiato grammi 2.706,08 di cocaina, una pistola semiautomatica Walther cal. 9 con matricola abrasa e nr. 103 proiettili cal. 9 corto idonei ad essere esplosi da quell’arma.

Il prosieguo delle indagini, dirette dalla Procura della Repubblica di Napoli, consentiva, da un lato, di acquisire gravi indizi di colpevolezza a carico del VARLESE circa l’attribuibilità al medesimo dell’arma e dell’ingente quantitativo di droga di cui al sequestro del 15 ottobre, nonché di accertare una fitta attività di traffico di stupefacenti ad opera dei quattro indagati che portava al sequestro di ulteriori grammi 24,66 di cocaina e, a seguito di perquisizione delegata dall’A.G., nell’abitazione della coppia VARLESE/MAROTTA al rinvenimento di altri 938,39 grammi di cocaina già divisi in dosi e la somma in denaro di euro 33.675,00 ritenuta provento dell’attività illecita.

I gravi indizi di colpevolezza raccolti a carico dei quattro indagati hanno condotto il giudice per le indagini preliminari presso il Tribunale di Napoli ad adottare l’ordinanza cautelare oggi eseguita.

Redazione

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