(VIDEO) Avellino. Assembramenti in piazza: sindaco Festa re della movida tra cori e sfottò

E’ diventato virale e sta suscitando aspre polemiche il video che riprende il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, che nella tarda serata di ieri è stato protagonista, con alcune centinaia di giovani che affollavano l’isola pedonale in pieno centro della città, di un vero e proprio assembramento. Le immagini hanno provocato la richiesta di dimissioni da parte delle opposizioni in consiglio comunale.

Il sindaco – che aveva emanato un’ordinanza sulla movida più estensiva rispetto a quella del governatore della Campania, De Luca – dapprima avrebbe cercato di far rispettare il distanziamento, poi si sarebbe unito anche ai cori intonati dai giovani contro Salerno.

In un post, Festa rivendica il suo operato: “C’è chi i giovani li demonizza senza ottenere risultati. Con loro sono a mio agio. Per questo ho deciso ieri sera di fare un sopralluogo per assicurarmi che la ripresa della movida avvenisse nel pieno rispetto delle regole. Mi sono trattenuto con loro con fare scherzoso e goliardico”.

(ANSA)

Caso movida ad Avellino, Petracca: “Atto gravissimo, Festa si dimetta”

«Quanto accaduto la notte scorsa nel centro di Avellino è un episodio di una gravità assoluta, rappresenta il punto più basso nella vita civile, politica ed istituzionale della nostra città. Un sindaco, massima autorità sanitaria sul territorio comunale, che di fatto incita all’assembramento selvaggio in tempo di pandemia non è degno di ricoprire quel ruolo e di rappresentare una comunità. Gianluca Festa deve dimettersi, senza se e senza ma. Altrimenti deve essere la sua stessa maggioranza a prendere le distanze, in maniera drastica, da quanto accaduto. Se così non fosse la maggioranza che oggi sostiene Festa si macchierebbe di connivenza con chi istiga a calpestare le norme vigenti, i sacrifici di questi mesi, la memoria dei morti». Lo dichiara il consigliere regionale del Partito Democratico, Maurizio Petracca.

«Incalcolabile – aggiunge Petracca – il danno di immagine arrecato alla città da questi comportamenti irresponsabili messi in campo proprio da chi dovrebbe adoperarsi per tutelare la salute e l’incolumità pubblica. I cori razzisti, le espressioni volgari indirizzate ad altri rappresentanti istituzionali, le contrapposizioni territoriali portate avanti attraverso l’odio e la violenza e tutto con il primo cittadino al centro dell’arena: scene misere, di cui vergognarsi e che hanno fatto il giro dei media nazionali, offendendo l’onore di Avellino, gettando discredito su di una comunità che in questa fase così complicata ha dato ampia dimostrazione di buonsenso, responsabilità e disciplina, gettando alle ortiche il dettato costituzionale che parla di funzioni pubbliche esercitate con disciplina ed onore. A nessuno saranno sfuggiti i video delle settimane scorse in cui il primo cittadino, in maniera scomposta, si diceva pronto a tutto affinché Avellino non diventasse la Bergamo del Sud, avviando protocolli strampalati e campagne di prevenzione prive di qualsiasi fondamento scientifico. Ebbene, mentiva. Alla luce di quanto accaduto stanotte è chiaro che Festa ha a cuore solo la sua smodata ambizione, il suo egocentrismo e la sua vanità, tanto da commettere gesti cosi inqualificabili e non riuscire nemmeno a maturare la consapevolezza dell’errore».

«Le giustificazioni che in mattinata Festa ha addotto per spiegare il delirio di questa notte – conclude Petracca – sono quasi più preoccupanti del gesto stesso. E’ chiaro che non può essere guida di una comunità che egli stesso mette a rischio con i suoi comportamenti sconsiderati, strumentalizzando tra l’altro i più giovani, inconsapevolmente caduti nella trappola del suo narcisismo, in spregio alle famiglie, ai bambini, agli anziani che tanti sacrifici e tante rinunce hanno dovuto affrontare in queste settimane così dure per tutti. Se Festa non riesce a comprendere la gravità dei suoi comportamenti, un sussulto di dignità dovrebbero averla i consiglieri che lo sostengono. Se così non sarà, la deriva sembrerebbe inarrestabile, una deriva che Avellino non merita».


Gigi Casciello (Forza Italia) interroga il ministro dell’Interno:
«Sindaco a capo di un assembramento illegale, il Comune di Avellino va sciolto»

“Presenterò un’interrogazione al Ministro dell’Interno, Lamorgese, per chiedere lo scioglimento del Comune di Avellino. L’indecoroso spettacolo offerto dal sindaco Festa è inaccettabile oltre che gravissimo nella situazione di emergenza sanitaria che stiamo vivendo”. Lo afferma l’onorevole Gigi Casciello, deputato di Forza Italia e tra i fondatori dell’Associazione Voce Libera.

“Ricordo, testualmente, che stante il suo carattere del tutto straordinario ed eccezionale, lo scioglimento dei consigli comunali può essere disposto per il compimento di atti contrari alla Costituzione o per gravi e persistenti violazioni di legge, nonché per gravi motivi di ordine pubblico, ipotesi quest’ultima che, concernendo la tutela della sicurezza e dell’ordine pubblico, resta di competenza degli organi dello Stato – prosegue l’onorevole Casciello -. Per questo il Viminale dovrà muoversi. Rattrista e sconcerta che una città come Avellino si ritrovi guidata da un sindaco irresponsabile che si mette a capo di un assembramento illegale, in piena emergenza Covid che proprio in Irpinia ha colpito duramente, improvvisandosi capo ultrà e lanciando tra l’altro messaggi di odio territoriale che ne confermano la totale inadeguatezza al ruolo”, conclude l’onorevole Casciello.

Redazione

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