(VIDEO) Gioco e scommesse a rischio, flash mob a Napoli

Con lo stop al calcio e alle altre competizioni sportive la crisi economica conseguente al lockdown ha coinvolto anche le sale gioco e i centri scommesse, i cui titolari sono scesi in piazza a Napoli questa mattina per un flash mob di protesta. In piazza anche Giuseppe Bruscolotti, titolare di un centro scommesse, e Pasquale Chiacchio, presidente Agsi, l’associazione che riunisce tutti i gestori di scommesse sportive.


FASE 2, CHIACCHIO (AGSI): “MANIFESTAZIONE DI NAPOLI È ANDATA BENE. PREFETTO PORTERÀ LE NOSTRE PROPOSTE AL GOVERNO, SIAMO FIDUCIOSI”

«Visto che il Governo ci ritiene invisibili, abbiamo deciso di intraprendere questa manifestazione e devo dire che ha riscosso molto successo». Così Pasquale Chiacchio, presidente dell’Associazione Gestori Scommesse Italia. I gestori sono scesi in piazza a Napoli per chiedere l’apertura di un tavolo di confronto in merito agli ultimi provvedimenti presi per il settore. 

«C’erano tantissime persone in piazza – ha spiegato Chiacchio ad Agipronews – Abbiamo fatto un primo passo in vista del nostro obiettivo: ottenere la riapertura immediata delle nostre attività, rispettando ovviamente tutti i protocolli sanitari dettati dal Governo, sia centrale che regionale». Una delegazione di manifestanti, poi, ha incontrato il Prefetto di Napoli. «E’ la massima rappresentanza in Regione Campania del Governo, gli abbiamo consegnato quelle che sono le nostre proposte. Semplici ma significative. Ci ha accolto, ascoltato le nostre sofferenze in modo molto attento. Siamo fiduciosi perché crediamo nelle cose che facciamo. Ci ha assicurato che il documento consegnato sarà trasferito al Governo il prima possibile», ha detto ancora Chiacchio. Ora «non ci resta che aspettare – forse già ad inizio della prossima settimana – una risposta, almeno per l’ok ad un tavolo di confronto per avviare un riordino e una riforma dell’intero settore».

«Bisogna fare in fretta, il comparto non ce la fa più, non sono tollerabili questi continui aumenti di prelievi», ha ribadito Chiacchio. «Il settore già va avanti con sofferenza, tante aziende sane chiudono e si rischia che finiscano nelle mani della criminalità organizzata». Quindi «siamo pronti all’incontro, dove manifesteremo le nostre idee con educazione e positività», ha concluso. 

FT/Agipro

Redazione

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