(VIDEO) Sgarbi espulso dalla Camera e portato via di peso

Vittorio Sgarbi viene espulso dall’Aula di Montecitorio durante l’esame del decreto Giustizia.

ANSA/ALESSANDRO DI MEO

“Non può offendere i suoi colleghi, non può pronunciare parolacce”, gli ha detto la vicepresidente Mara Carfagna tra gli applausi unanimi.
Sgarbi non voleva abbandonare l”Emiciclo: ha dovuto essere portato via dai commessi. “Vergogna, Vergogna!”, hanno urlato diversi deputati mentre qualcuno gli diceva “pagliaccio” e Carfagna sottolineava che “ha trasformato quest’Aula in uno show”.

“Non è la prima volta che il deputato Sgarbi usa l’Aula di Montecitorio per le sue invettive disonorevoli. Le parole contro i magistrati sono inaccettabili, inevitabile e giusta la sua espulsione. Solidarietà alla presidente di turno, Mara Carfagna, e alla deputata Giusi Bartolozzi, entrambe oggetto di gravi offese”. Così Francesca Businarolo, presidente della Commissione Giustizia della Camera e deputata M5S.

ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

Vittorio Sgarbi interviene sulla bagarre di questa mattina in aula durante un dibattito sui temi della giustizia. «Le registrazioni d’aula – spiega Sgarbi – non hanno ripreso integralmente ciò che ho detto alla deputata di Forza Italia Giusi Bartolozzi. Le ho solo evocato il nome di Silvio Berlusconi, e dunque per denunciare la sua ipocrisia. E per una semplice ragione. La Bartolozzi è stata candidata in Forza Italia perché lo ha chiesto Gaetano Armao, su compagno, anche lui di Forza Italia, attuale assessore nella giunta della Regione Siciliana. Nessuna offesa. La sola, semplice verità. Capisco che ricordarlo oggi che lei difende, senza alcuna distinzione, la magistratura, crei imbarazzo e susciti isteriche reazioni, anche da parte di chi le offre solidarietà. Ma non si può difendere astrattamente la magistratura senza ricordare di essere stati candidati dalla vittima più bersagliata della magistratura italiana, Silvio Berlusconi. Se Forza Italia oggi è ridotta a numeri di prefisso telefonico è anche per questo. Perché alle battaglie di principio, com’è quella per una magistratura indipendente e non politicizzata, si sono sostituite le battaglie del tornaconto personale»

E su Giulia Sarti: «Non sa quel che dice. E nemmeno quel che fa. Una poveretta che per, vale la pena ricordarlo per capire di che statura è il personaggio, per giustificare di essersi trattenuta 23 mila euro destinati al “Fondo per il microcredito” ha denunciato, ingiustamente, il  compagno con cui viveva. Una che vive di rimborsi. Io vado in Tv perché invitato. Io vivo del lavoro di storico e critico dell’arte; la Sarti senza lo stipendio di parlamentare può solo lucidare scodelle»

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