Ospedale Caserta, sindacati chiedono potenziamento organico Pronto Soccorso
“Ci troviamo in un momento molto delicato della fase 3 del paese, in particolare nella gestione delle prevenzioni, l’altissima guardia tenuta finora si è effettivamente abbassata, i cittadini si sentono quasi autorizzati ad essere meno accorti nelle relazioni personali e nei confronti degli interlocutori. Questo comportamento potrebbe avere ripercussioni serie particolarmente in ambito ospedaliero e in misura più circoscritta a quello del pronto soccorso. Gli accessi infatti stanno aumentando, tornano in ospedale persone con problematiche di ogni genere che ormai stanno riacquistando fiducia nella struttura ospedaliera, sentendosi liberi di recarvisi per le più disparate richieste di assistenza. Il pronto soccorso dell’Azienda Ospedaliera è così fortemente sovraccaricato anche in virtù della chiusura di quello di Maddaloni che come si sa raccoglieva una fetta importante di popolazione che arrivava anche dal beneventano”. Così la Cisl e la Fp Caserta.
“L’area del pronto soccorso – ricorda la siglia sindacale – ricordiamo, è una struttura centralisima all’emergenza di tutta la provincia, quello di Caserta è infatti l’unico ospedale che raccoglie tutte le specialistiche, si ricomincia quindi con punte altissime, anche 160 accessi giornalieri e questo mette ovviamente ancor più in sofferenza l’organico che attualmente è composto da sole sei unità infermieristiche.
“E’ proprio questo il momento di rilanciare l’azienda ospedaliera di Caserta – sottolineano Nicola Cristiani Segretario Provinciale Cisl con delega alla Sanità e Franco Della Rocca, Segretario Generale Funzione Pubblica – gli infermieri del pronto soccorso sono effettivamente in superlavoro. Hanno affrontato tre mesi durissimi di emergenza stretta senza mai aver ricevuto l’apporto di nuovo personale, per giunta con la delusione non di poco conto di sentirsi abbandonati e dimenticati da parte della Regione e del Governo centrale. La Cisl Caserta chiede quindi alla Direzione Generale dell’Azienda Ospedaliera di rivedere le strutture ambientali per il potenziamento degli organici di lavoro che insistono nei vari reparti, e in particolare riorganizzarsi proprio a partire dal pronto soccorso in quanto i vari percorsi differenziati possono ora risultare ristretti e poco efficaci per affrontare la nuova affluenza”.