Riapertura sale giochi, le Regioni al lavoro sulle ordinanze
Il Governo ha parlato, con il Dpcm diffuso ieri sera: le sale giochi, scommesse e Bingo, chiuse dall’8 marzo, riapriranno lunedì prossimo. Ora la palla è alle Regioni, chiamate nel week-end a emanare le linee guida per ripartire in sicurezza. Come spiega Agipronews, non ci dovrebbero essere differenze sostanziali rispetto alle linee approvate qualche giorno fa dalla Conferenza delle Regioni, basate sulla riorganizzazione degli spazi, l’uso della mascherina, una cura assidua dell’igiene e il distanziamento sociale. Tuttavia, non possono essere esclusi adattamenti e specificità locali.
La Toscana è fra le Regioni che si sono mosse in anticipo, stabilendo in una ordinanza che, «a decorrere dal 13 giugno (due giorni prima della data indicata dal Governo, ndr), possono essere riaperte sale slot, sale giochi, sale bingo e sale scommesse sulla base delle specifiche linee guida».
La Campania si è espressa fin dal 5 giugno, prevedendo la riapertura per il 15 e dando mandato l’Unità di crisi regional di elaborare il protocollo con le misure anti contagio. Oggi, prosegue Agipronews, il presidente De Luca è rientrato nel merito: «Questo fine settimana prenderemo decisioni sull’apertura delle sale bingo e delle sale scommesse», ha detto durante la consueta diretta streaming settimanale.
Anche la Puglia ha già emanato una ordinanza sulle riaperture del 15 giugno, ma nel provvedimento del Governatore Emiliano, accanto a cinema, servizi per l’infanzia, fiere, stabilimenti termali e circoli culturali, non c’era alcun accenno ai giochi. A ore la lacuna dovrebbe essere colmata.
Chi ha bruciato tutti sul tempo è il Molise, che mercoledì scorso, 11 giugno, ricorda Agipronews,ha decretato la riapertura delle sale con una ordinanza «immediatamente esecutiva».
Per il Veneto, il Governatore Zaia nella conferenza stampa di questa mattina ha fatto sapere che la giunta sta lavorando all’ordinanza per tutte le ultime aperture, giochi compresi. «La stiamo preparando – ha detto – e si tratta di una ordinanza complicata. La nostra intenzione è di mettere nero su bianco le date di ripartenza delle varie attività, in certi casi anche in deroga alle tempistiche stabilite dal Governo».
Anche in Abruzzo l’ordinanza sembra in dirittura d’arrivo.