Spiagge libere, azione di controllo popolare di PaP sui litorali della Campania

“Non un euro in più per l’accesso alle spiagge, né un chilometro di litorale pubblico in meno a vantaggio degli stabilimenti in una regione in cui il processo di privatizzazione ha sottratto alla popolazione già il 67% delle coste sabbiose. Come Potere al Popolo abbiamo rilevato nei giorni scorsi alcuni abusi e da allora le segnalazioni continuano ad arrivarci. Ecco perché abbiamo deciso di dare il via ad una nuova campagna grazie all’azione di controllo popolare sui litorali con l’attivazione del numero 339.4238334, disponibile tutti i giorni dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. Dichiariamo da subito che non siamo disposti a pagare per accedere alle spiagge libere, che si tratti di 1 euro o di 50 centesimi! Ma abbiamo bisogno degli occhi di tutti/e per poter avere una mappatura completa di ciò che sta accadendo e per poter organizzare mobilitazioni e passare alle denunce”. Così il coordinamento di Potere al Popolo che da al via l’azione di controllo popolare sui litorali della Campania.

“La Regione Campania, attraverso l’ordinanza n. 56 a firma del presidente Vincenzo De Luca, ha deciso di lasciare mano libera ai Comuni sulla gestione e regolamentazione degli accessi alle spiagge libere, in ottemperanza alle normative anti-Covid. Scelta politica che sta generando enorme confusione a danno delle fasce popolari con la tassazione delle discese ricadenti in area demaniale contrariamente a quanto previsto dalla legge 15 dicembre 2011, n. 217, articolo 11, comma 2, in materia di “Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità’ europee – Legge comunitaria 2010, che definisce «in assoluto, il diritto libero e gratuito di accesso e di fruizione della battigia, anche ai fini di balneazione». Ad aggravare il quadro è prevista la possibilità per i Comuni di affidare ai lidi privati anche porzioni di spiagge libere, in cambio della promessa di provvedere alla loro pulizia e sanificazione. Inutile dire che i costi sono stati fatti impropriamente ricadere sui bagnanti, con conseguente violazione del diritto di accedere liberamente ai litorali. Andare al mare per chi non può pagare un lido selezionato, significa affrontare prove titaniche: prenotazioni da fare in anticipo; turnazioni orarie da rispettare; accesso regolato sui mezzi di trasporto pubblico che incentiva l’utilizzo di mezzi privati e file chilometriche da dover affrontare a causa dei numerosi cantieri aperti sul tratto autostradale dell’A3″.

“Quest’estate è appena iniziata e può già definirsi un inferno! Vogliamo il mare libero e le spiagge accessibili, pulite e gratuite ovunque. La Regione verifichi gli spazi concessi ai lidi e restituisca i chilometri di spiaggia che sono stati ingiustamente inglobati negli stabilimenti – dichiara Giuliano Granato coordinatore di Potere al Popolo per la Regione Campania – E’ chiaro a tutti come l’emergenza sia diventata l’ennesima scusa per consentire ulteriore occupazione di suolo per mano di imprenditori che spesso deturpano oscenamente i paesaggi straordinari di questa regione. Non possiamo più tollerare abusi. Non vi lasceremo andare avanti”.

Redazione

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