Zona rossa Mondragone, Materazzo: “Mondragonesi lasciati soli, dallo sceriffo De Luca solo cabaret”
“Mentre Spadafora e Speranza litigano sul calcetto, a Mondragone i residenti dei palazzi ex Cirio, tutti cittadini bulgari, sfidano apertamente lo Stato e violano impunemente i limiti della zona rossa. In tutto questo lo sceriffo De Luca è arrivato in ritardo; dopo mesi e mesi di cabaret, lanciafiamme e deliri di onnipotenza vari, alla fine si è sgonfiato pure lui. Ora minaccia di chiudere tutta Mondragone, ma la figuraccia resta. Tutte le belle parole insieme alle imponenti prese di posizione sono già volate via”. Così Francesco Materazzo, Responsabile de ‘La Rete” Caserta.
“Viene fuori ancora una volta l’impreparazione delle istituzioni, appena poco tempo fa portate in trionfo per la gestione dell’emergenza sanitaria. Ma adesso che la paura è finita, che le minacce e i toni esasperati non basteranno, i fenomeni dell’altro ieri saranno all’ altezza delle innumerevoli lodi incassate in questi mesi? O questo è solo l’aperitivo di una lunga serie di rivolte condominiali? In merito agli incidenti avvenuti tra i cittadini di Mondragone e i bulgari noi ci schieriamo dalla parte dei primi, perché se le istituzioni non sono capaci di garantire il diritto alla salute e alla sicurezza è inevitabile che i cittadini facciano da soli. Ma tanto già lo sappiamo, se il virus torna a circolare ai livelli di Marzo è perché abbiamo tolto troppo presto la mascherina. La storiella già la conosciamo”.