Carinaro. Caso mascherine, Affinito replica all’opposizione

Ha replicato nei giorni scorsi alla minoranza il sindaco Nicola Affinito sugli interrogativi relativi alle questioni che hanno interessato diversi punti dell’attività amministrativa. Particolarmente dure sono state le parole del primo cittadino sull’interrogazione consiliare inerente gli acquisti di mascherine e di disinfettante fatti dal Comune durante il periodo del lockdown.

“Che senso ha fare un monologo dopo il consiglio comunale se lo stesso consigliere si è complimentato con il presidente del civico consesso per come ha condotto la seduta e per lo spazio che ha concesso a tutte le forze politiche presenti nella pubblica assise cittadina. – ha dichiarato la fascia tricolore – E’ facile fare politica strumentalizzando le situazioni di emergenza senza concedere repliche come invece è stato fatto durante il consiglio. L’intenzione della minoranza probabilmente non era quella di fare una critica costruttiva ma di sminuire un lavoro eccellente svolto dall’amministrazione comunale durante il periodo dell’emergenza. Abbiamo più volte invitato l’opposizione a fornire un contributo ma purtroppo hanno preferito rimanere inermi, probabilmente a causa delle scarse capacità tecniche”.

Chiaro è il riferimento del primo cittadino agli interrogativi posti dal consigliere Annamaria Dell’Aprovitola, durante la seduta dell’ultimo consiglio comunale, su presunte irregolarità relative agli acquisti di mascherine e disinfettante durante la quarantena. Dubbi spazzati via da Affinito che ha illustrato, dati alla mano, gli acquisti effettuati dal Comune.

Un momento storico difficile richiede scelte difficili. – ha evidenziato il sindaco – Occorreva dare risposte urgenti ed efficaci e le uniche armi che i cittadini avevano per difendersi da questo nemico inedito ed invisibile erano le mascherine di protezione individuale e il sanificante per le mani. Probabilmente in minoranza non sanno leggere gli incartamenti ma posso tranquillamente spiegarglieli io ricordando che il sottoscritto, in quanto massima autorità sanitaria comunale, ha sempre scelto per la salute e la salvaguardia dei cittadini. L’acquisto totale è stato di 800 euro. Le mascherine sono costate 6 centesimi cadauna (molto al di sotto del prezzo di mercato di oggi) mentre l’igienizzante è venuto a fare 5 euro a litro. Sfido chiunque a trovare prezzi più vantaggiosi durante il periodo del lockdown”.

La fascia tricolore ha poi sottolineato che l’azienda fornitrice risultava particolarmente affidabile in quanto vantava collaborazioni importanti con il Consiglio dei Ministri e con numerosi Comuni del comprensorio aversano.

Di situazioni opache ce ne sono state in passato a Carinaro ma sicuramente non riguardano l’attuale amministrazione” ha evidenziato il primo cittadino che poi fatto un passaggio su una nota audio che sta girando negli ultimi giorni sui social network, relativa ad una sua dichiarazione fatta durante l’ultimo consiglio comunale. Il sindaco, durante un intervento, ha utilizzato un detto in dialetto napoletano per esprimere un concetto ma l’opposizione ha demonizzato il fatto tacciandolo come “volgare”.

Premettendo che probabilmente in minoranza non conoscono la differenza tra “volgare” e napoletano, dovrebbero sapere che l’Unesco ha riconosciuto la lingua napoletana come patrimonio dell’umanità e seconda lingua d’Italia (dopo l’italiano), comunque, per quanto riguarda il mio intervento – ha evidenziato Affinito – volevo ricordare che le capacità di una persona non si valutano dalla lingua parlata che, qualche volta, può diventare colorita per risultare più efficace (rimanendo comunque nel recinto dell’educazione e del rispetto reciproco). E poi, a proposito di capacità, per ciò che concerne la questione della villetta “Sepe” e dell’area mercato antistante, in minoranza farebbero meglio a ricordare che nel 2011 i consiglieri Sepe e Dell’Aprovitola votarono per la rescissione anticipata di un contratto di fitto (sei anni prima) di una locazione che il Comune di Carinaro aveva con il demanio, favorendo il Comune di Aversa per la realizzazione di una pista di atletica che oggi risulta solo sulla carta. Per questa scelta i cittadini di Carinaro tutt’ora pagano migliaia di euro, sia per la realizzazione che per la manutenzione ordinaria e straordinaria di quest’area realizzata con un grande sforzo dei lavoratori Lsu. Dal 2016 la fiera settimanale che si svolgeva sull’ex area demaniale non portava un centesimo nelle casse dell’Ente. La stessa fiera sabato scorso è ripartita grazie a quest’amministrazione comunale che con un grande sforzo è riuscita a dare un sevizio ai cittadini ma anche opportunità di lavoro ai tanti operatori del settore che hanno ripreso il lavoro sospeso da diversi mesi”.

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Redazione

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