Carinaro. Il caso di un progetto che da occupazione a 150 famiglie del posto
Vogliamo fare, in incipit, una doverosa precisazione. Dell’inchiesta di cui faremo menzione nel presente articolo ce ne occuperemo ancora. O meglio, sentirete ancora parlare del caso “Carinaro”, di cui, oggi vi faremo solo cenno.
Questi i fatti: nel mese di maggio del 2019, presso il Comune di Carinaro, in attuazione del procedimento dello sportello unico per le attività produttive, viene firmato dal Segretario Comunale Liguori e dal Responsabile dell’Ufficio Tecnico Ferriello, un progetto per la realizzazione di un polo logistico di circa 250mila mq. Insomma un’opera imponente che doveva sorgere nell’area produttiva del Comune di Carinaro. Naturalmente il progetto aveva avuto approvazione definitiva con delibera di Consiglio comunale n. 13 del 04/04/2019. Insomma tutto regolare, tutto sottoscritto, tutto a posto.
Inoltre nelle clausole contrattuali stipulate tra il Comune di Carinaro ed il soggetto attuatore, cioè il gruppo Marican, i benefici per il piccolo comune alle porte di aversa erano molteplici. Cito qualche esempio pedissequamente rilevato dalla convenzione firmata “l’attuatore si impegna a realizzare, a propria cura e spese, il previsto verde pubblico attrezzato con realizzazione di un campo polivalente recintato per il gioco di tennis e calcetto….Inoltre, si impegna a custodire e manutentere detto verde pubblico per 20 anni” ed ancora “l’attuatore si impegna a realizzare, a propria cura e spese, i previsti parcheggi pubblici ed a manutenterli per 20 anni”. Ma il progetto prevede anche la realizzazione di uno stagno con alberi e verde dove poter portare i bambini, di un campo attrezzato e di piste ciclabili. Tutto a carico del gruppo Marican.
La ciliegina sulla torta, però, è questa: l’assunzione di 150 addetti, che saranno formati ed inseriti nel contesto lavorativo, residenti nel Comune di Carinaro da almeno un anno. In altre parole lavoro per 150 famiglie carinaresi.
Ora vi chiederete cosa è successo? Perché l’opera si è arenata pur avendo tutte le autorizzazioni? Come mai l’assessore alle attività produttive e/o il sindaco Affinito non da immediatamente il via libera ad un progetto che porterebbe in città soldi, lavoro e lustro? Immaginate per un attimo gli introiti IMU su di una superfice di 250mila mq, soldi tutti interamente versati nelle casse comunali e spendibili per le necessità di rifacimento strade, manutenzione, e perché no, politiche sociali.
Per ora vi diciamo che un atto amministrativo emanato da un organo comunale, non competente, e l’inerzia di qualcuno, ha bloccato una delle opere più importanti degli ultimi anni, che porterebbe la città di Carinaro ad essere piccolo grande faro della provincia.
Nelle prossime “puntate” vi racconteremo i dettagli.
di Ida Iorio