Life 120 Tv, Panzironi vince al Consiglio di Stato anche con canale 61
Il Consiglio di Stato si è pronunciato anche nei confronti di Canale 61, il fornitore di servizi di media audiovisivi di Mediacom srl, rigettando l’appello cautelare dell’Agcom, così come per la società di Panzironi. Per quanto riguarda Mediacom già il Tar aveva sospeso l’ordinanza dell’Agcom con decreto monocratico prima e con ordinanza collegiale poi.
Il provvedimento misterioso
“La gravità della condotta dell’Agcom risiede anche nel fatto che l’Autorità dieci giorni dopo l’emissione del proprio provvedimento, e nella specie il 21/04/2020, aveva concordato con tutti i Corecom delle linee guida e di indirizzo proprio in ordine al format sullo speciale Covid-19”, spiega Italo Sciscione, avvocato che ha patrocinato il ricorso per la società editrice di Canale 61 (Mediacom srl).
Linee guida d’interventi contro i vettori di Panzironi
“Tali linee prevedevano che in caso di cessazione della diffusione della trasmissione non si poteva procedere alla sospensione dell’attività televisiva, ma ad un procedimento ordinario che prevedesse l’irrogazione della sanzione amministrativa pecuniaria”, continua l’avv. Sciscione.
Documento scoperto solo il 04/06/2020
“In sostanza il Tar ha applicato “le linee guida, di indirizzo e d’azione” (così definite dall’Agcom) nel verbale del 21/04/2020 anche senza conoscerle in quanto detto documento è stato “scoperto” solo il 04/06/2020 e depositato al Consiglio di Stato“, denuncia pubblicamente il legale.
Sciscione: Agcom ha negato l’esistenza di un atto poi ottenuto con accesso ex L. 241/1990
“Questo atto, fondamentale per la definizione nel merito del giudizio, è stato ottenuto, infatti, solo a seguito di un accesso agli atti per due emittenti locali che avevano ricevuto la contestazione dai rispettivi Corecom, mentre l’Agcom ne aveva formalmente ed incredibilmente negato l’esistenza per ragioni facilmente intuibili”, conclude Sciscione.