Lusciano. La minoranza: “Amministrazione antidemocratica: saremo assenti in consiglio ed altre riunioni”

“Vista l’assoluta mancanza di collaborazione e comunicazione, considerata l’assenza di risposta e di confronto a qualsiasi proposta politica atta a dare un contributo migliorativo al nostro territorio, considerando che sindaco e amministrazione comunale continuano a gestire la casa comunale come casa propria, riguardo alla gestione degli uffici, dei dipendenti comunali, degli LSU, dei percettori di reddito di cittadinanza, degli affidamenti diretti di incarichi e servizi della casa comunale e dell’ambito socio assistenziale, non partecipiamo alla seduta dell’odierno consiglio comunale”. Così i consiglieri del gruppo “Lusciano che vorrei”, Inviti Domenica, Granieri Enrica Rosa, Palmiero Francesco, Ciocio Filippo in una lettera inviata al Presidente del Consiglio Comunale per l’assise del 29 luglio.

“Dato che su qualsiasi nostra proposta di carattere fiscale ed economico, neppure abbiamo ricevuto risposta e non si è neppure aperto il confronto, anzi in modo irriguardoso verso i cittadini e la crisi economica gli amministratori comunali tutti hanno percepito integralmente il loro compenso mensile, mentre nessun aiuto è stato dato alle attività in difficoltà; Preso atto per l’ennesima volta della gestione “casalinga” dell’ufficio tecnico comunale sia riguardo all’Urbanistica che i Lavori Pubblici; visto che pure quando si danno consigli utili a diminuire gravi perdite economiche(come su via Perla), questi non vengono ascoltati ma si preferisce fare altri buchi ai danni della cittadinanza, “buchi” nei quali i soliti noti guadagnano. Letto l’ennesimo nuovo enorme disavanzo di amministrazione (un altro milione di euro di debiti!), frutto di sperperi per una gestione clientelare delle risorse e di una gestione politica e amministrativa poco impegnata dell’assessore al ramo oltre che di poca trasparenza del bilancio stesso; Considerato che sono stati erogati con una procedura irregolare premi economici notevoli e immeritati ad alcuni dirigenti comunali, senza rispetto per la crisi economica e finanziaria del nostro comune e dei nostri concittadini; Preso atto che sindaco e capogruppo di maggioranza su questi temi non hanno alcun interesse a discutere in modo civile con la minoranza ma seminano solo odio, creando anche potenziali difficoltà per la nostra incolumità; Riconosciuto che la gran parte dei consiglieri comunali di maggioranza o spiccano per le loro assenze oppure vivono l’amministrazione comunale come un mezzo di scalata sociale, politica e lavorativa per loro stessi o i loro familiari stretti, dimenticando che ci sono migliaia di famiglie con giovani e padri di famiglia che cercano lavoro; come consiglieri si dovrebbero aiutare queste persone in difficoltà, invece di pensare al proprio tornaconto personale! Considerate che sono tante e tali le vicende giudiziarie “poco chiare” in cui sono implicati membri dell’amministrazione o affini e visto che neppure in questi casi da parte vostra c’è stata voglia di trasparenza e comunicazione prima al popolo, oltre che al consiglio comunale, anzi si è cercato di scaricare addirittura colpe sull’inerme minoranza consiliare; In attesa che qualcuno accenda un faro e si interessi del “caso Lusciano”, noi prendiamo le distanze da voi; la democrazia nel nostro paese è sospesa e noi con lei. Continueremo a non presenziare il consiglio ed altre riunioni, come la scorsa settimana. Mentre voi fate business, ve la suonate e ve la cantate…Lusciano affonda”.

Redazione

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