Ospedali Covid inutilizzabili, M5S: “18 milioni bruciati nell’operazione De Luca”
“Non si può non essere d’accordo con il virologo Luigi Greco che, nel commentare l’ultima videoinchiesta di Fanpage.it, ha giustamente rilevato che gli ospedali modulari di Napoli, Caserta e Salerno, costati 18 milioni di euro, sono serviti soltanto a un’ovazione popolare all’arrivo dei tir con i moduli prefabbricati e non certo ad assistere i malati. E’ un fatto inconfutabile che a quasi 4 mesi dal bando di gara che ne affidava alla società Med la costruzione in 18 giorni, gli ospedali modulari, due dei quali non sono mai entrati in funzione, siano serviti solo a far lievitare i consensi di De Luca, non certo a sopperire alle carenze di posti letto e strumentazioni negli ospedali pubblici della Campania. Basti pensare che quando a Mondragone è scoppiato un nuovo focolaio di contagio, i pazienti positivi sono stati portati nell’ospedale di Maddaloni perché il Covid center di Caserta, già diventato un monumento all’incuria e all’indifferenza, è inutilizzabile oltre che destinato a essere smantellato, in quanto edificato su terreni privati che la Regione non ha espropriato, ma solo requisito. Dunque, sarà tenuta a restituire l’area ai legittimi proprietari”. E’ quanto dichiarano la candidata del Movimento 5 Stelle alla presidenza della Regione Campania Valeria Ciarambino e il consigliere regionale M5S e segretario della commissione Antimafia Vincenzo Viglione.
“Siamo fermi a 5 mesi fa, dallo scoppio dell’emergenza nessun potenziamento della rete sanitaria è stato attuato – sottolinea Ciarambino – Piuttosto che preoccuparsi di operazioni di facciata, bruciando soldi dei contribuenti, De Luca avrebbe dovuto preoccuparsi di mettere in piedi una rete di assistenza territoriale che nè lui, nè il suo predecessore Caldoro hanno mai realizzato. Se continuiamo a essere ultimi in Italia per numero di tamponi e secondi per numero di contagi in salita lo dobbiamo a questi due signori che in dieci anni hanno devastato il sistema sanitario regionale, facendoci trovare del tutto impreparati di fronte a un’emergenza di tale portata. Ora dobbiamo rimboccarci le maniche e operare per garantire un numero di tamponi adeguato, identificare tutti i casi e isolare i positivi, fare un piano di assunzioni in sanità con i milioni di euro già arrivati dal Governo e a cui De Luca non ha mai messo mano, e incrementare i posti in terapia intensiva, che in Campania sono ancora la metà di quanti previsti dal ministero della Salute. E’ così che si ferma il contagio, non certo con le battutine alla Crozza o, peggio ancora, con inutili operazioni che ci costano decine di milioni di euro”.