RCA familiare, Caso: “Compagnie boicattano legge”
“Con il collega Alessio Villarosa, sottosegretario al Ministero dell’Economia e Finanze, abbiamo deciso di procedere a breve ad un intervento legislativo per chiarire il nodo creatosi con la mancata applicazione dell’Rca Familiare. Da più parti mi segnalano che recandosi presso le agenzie per stipulare o rinnovare la polizza assicurativa gli viene negata questa possibilità, che procura invece un grande risparmio”. Lo riferisce Andrea Caso, deputato del MoVimento 5 Stelle e componente della VI commissione permanente, Finanze e di quella Bicamerale, Antimafia.
Nel Decreto Fiscale 2020 Caso aveva voluto la nuova RC Familiare, detta pure “Bonus Malus familiare”, entrata in vigore il 16 febbraio scorso, che ha ampliato quanto prima fissato dal Decreto Bersani in tema di ereditarietà della classe di merito.
In pratica, permette di applicare la classe di merito più favorevole di uno dei componenti della famiglia a tutti i veicoli dello stesso nucleo, anche in caso di rinnovo. Ogni mezzo posseduto in famiglia viene assicurato con la fascia più bassa disponibile, che sia un’auto o una moto. “La condizione necessaria, prevista inizialmente – aggiunge il deputato antimafia del M5S – era l’assenza di incidenti nei cinque anni precedenti. Con l’intervento legislativo ad opera del Governo andremo a consentire l’applicazione anche a chi ha un attestato di rischio inferiore di cinque anni”.
La decisione di un intervento governativo volto a chiarire l’applicazione della Rca Familiare è maturata con le numerose segnalazioni giunte al parlamentare e l’incontro con Ivass. “Stabiliremo come e perché questa agevolazione assicurativa va applicata ma soprattutto perché è una legge dello Stato che le compagnie stanno boicottando a favore delle tradizionali e più costose polizze”.