Scuole a Caserta, Castello: “Le soluzioni per ricominciare il prossimo anno scolastico in sicurezza”

“Una delle categorie che ha maggiormente pagato i danni della pandemia da Covid-19, e  che sta continuando a subirne le conseguenze, è sicuramente quella degli studenti. Partendo dall’asilo fino all’università, senza distinzioni, da un giorno all’altro gli studenti si sono visti chiudere le scuole, iniziando così il calvario della didattica a distanza”. Queste le parole di Gianmichele Castello, dirigente regionale di Gioventù Nazionale.

“La didattica a distanza è una soluzione tappabuchi che non può durare a lungo, e questo per diversi motivi; tra questi, sicuramente quelo più importante riguarda la funzione anche sociale della scuola. Viviamo in un mondo in cui molto spesso le amicizie digitali vincono sui rapporti interpersonali diretti, che la didattica digitale sta contribuendo a  distruggere, togliendo alla scuola il suo ruolo di luogo di incontro e socialità; una seconda questione, non meno importante, riguarda sicuramente la possibilità non scontata dei genitori di poter sostenere le spese di uno o più PC, tablet, linea internet;  in più, mi chiedo: in quelle famiglie in cui entrambi i genitori lavorano, questi bambini e ragazzi dove andranno? Resteranno a casa da soli? Il Comune di Caserta negli anni, nel corso delle diverse amministrazioni che si sono susseguite, in alcuni casi ha venduto (come ne caso del plesso scolastico di Garzano), e in altri casi ha abbandonato le strutture scolastiche (come nel caso della scuola elementare di Tuoro, in via Falluti). Pur nella consapevolezza di non essere ascoltato, ma comunque al fine di contribuire alla soluzione del “dramma” della normalizzazione della scuola, la cui apertura è prevista per il prossimo 14 settembre, propongo l’utilizzo degli spazi disponibili (e credo idonei) presso il Centro Commerciale Iperion. Non entrando nel merito della nascita di questo centro commerciale, si tratta di una struttura ben localizzata nell’assetto viario di quella zona della città, che purtroppo, asfissiata e desertificata  per la nascita di altri e più competitivi centri di commercio, conta numerose saracinesche abbassate. L’idea è che, alla luce della pandemia da Covid19, tenuto conto: – dell’obbligo di reperire ampi e idonei spazi da trasformare in aule scolastiche; – della posizione strategica e insistente in ampia zona servita da servizi di trasporto su gomma, impianti sportivi, scuole e parcheggi,  – che il centro IPERION dispone di almeno 100 ampie e ben strutturate aree da trasformare in aule scolastiche, prive di barriere architettoniche, con servizi, ampi spazi comuni, bar, mensa, ecc. si propone al Comune di Caserta di studiare l’ipotesi di requisizione del suddetto stabile ai fini dell’utilizzo scolastico”.

“Un’altra soluzione, a mio parere, potrebbe essere quella di chiedere all’Ufficio Sostentamento Clero di mettere a disposizione le aule dei vai oratori che sono in città, ad esempio quello di Puccianiello, così come quello di Tuoro, per dare la possibilità agli studenti di essere ben divisi, e quindi rispettando le normative anti-Covid, e allo stesso tempo garantendo il normale funzionamento delle attività scolastiche. Insomma le soluzioni ci sono, e soprattutto sono applicabili. Ciò che mi auguro possa esserci anche, è la volontà di mettere in condizione gli studenti di ricominciare in maniera più serena il nuovo anno scolastico, tornando a sedere in quei banchi e con la parvenza, seppur con le dovute misure di sicurezza anti-Covid, di star avviandosi verso un lento ritorno alla normalità.”

Redazione

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