(VIDEO) Blitz GdF Napoli, sequestrate tonnellate di amfetamine prodotte in Siria per finanziare il terrorismo

Si tratta del più grande sequestro di amfetamine a livello mondiale, effettuato in esecuzione di apposito decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli – DDA e maturato nell’ambito di una complessa attività d’indagine delegata al GICO nei confronti di un’organizzazione con proiezioni internazionali dedita all’importazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

Dopo il periodo di lockdown, dovuto all’emergenza epidemiologica da coronavirus, sono state, infatti, intensificate le attività di contrasto nello specifico settore.

Dallo sviluppo degli indizi emersi nel corso dell’investigazione ed in particolare da altri sequestri effettuati in precedenza, i finanzieri hanno tracciato 3 container sospetti in arrivo al porto di Salerno, contenenti cilindri di carta per uso industriale e macchinari.

Si tratta del più grande sequestro di amfetamine a livello mondiale, effettuato in esecuzione di apposito decreto emesso dalla Procura della Repubblica di Napoli – DDA e maturato nell’ambito di una complessa attività d’indagine delegata al GICO nei confronti di un’organizzazione con proiezioni internazionali dedita all’importazione di ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti.

Dopo il periodo di lockdown, dovuto all’emergenza epidemiologica da coronavirus, sono state, infatti, intensificate le attività di contrasto nello specifico settore.

Dallo sviluppo degli indizi emersi nel corso dell’investigazione ed in particolare da altri sequestri effettuati in precedenza, i finanzieri hanno tracciato 3 container sospetti in arrivo al porto di Salerno, contenenti cilindri di carta per uso industriale e macchinari.

Dopo il sequestro, le Fiamme Gialle hanno trasferito i container in un luogo attrezzato per procedere all’ispezione interna, con l’ausilio di tecnici specializzati e con la preziosa collaborazione della Sezione Antifrode della Agenzia delle Dogane di Salerno.

I cilindri di carta, alti circa 2 metri e del diametro di 140 cm – verosimilmente costruiti in Germania – sono stati congegnati in multistrati in grado di celare allo “scanner” il contenuto, riposto negli strati interni, di circa 350 kg di pasticche per ogni cilindro.

Rinvenute in totale 14 tonnellate di amfetamine, circa 84 milioni di pasticche, riportanti il simbolo del “captagon” che contraddistingue la “droga della Jihad”. È noto infatti, che ISIS/DAESH finanzia le proprie attività terroristiche anche e soprattutto con il traffico di droghe sintetiche, prodotte in gran parte in Siria, diventata per questo motivo negli ultimi anni il primo produttore mondiale di amfetamine.

Il captagon viene smerciato in tutto il Medio Oriente ed è diffuso sia tra i combattenti per inibire paura e dolore sia tra i civili perché non fa sentire la fatica. Prodotta inizialmente soprattutto in Libano e diffusa in Arabia Saudita negli anni ’90, questa sostanza stupefacente è ricomparsa nei covi dei terroristi – come ad esempio nell’attacco al Bataclan di Parigi nel 2015 – ed è perciò stata soprannominata la “droga dell’Isis” o la “droga della Jihad”.

Secondo la DEA americana (Drug Enforcement Administration), L’ISIS ne fa largo uso in tutti i territori su cui esercita l’influenza e ne controlla lo spaccio. Una volta avviati gli impianti chimici di produzione, è facile per ISIS produrre ingenti quantitativi anche per il mercato mondiale delle droghe sintetiche, in modo da accumulare rapidamente ingenti finanziamenti.

Già due settimane fa, sempre nel porto di Salerno, gli specialisti del Gruppo Investigazione Criminalità Organizzata (GICO) del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Napoli, avevano intercettato un container con un carico di copertura costituito da capi di abbigliamento contraffatti, contenente 2.800 kg di hashish e 190 kg di amfetamine (oltre 1 milione di pasticche) con lo stesso identico simbolo (captagon).

Quanto alla destinazione finale, è verosimile che sia coinvolto un “consorzio” di gruppi criminali, sia per il valore totale delle spedizioni, sia per la distribuzione sui mercati di riferimento (85 milioni di pasticche possono soddisfare un mercato di ampiezza europea). L’ipotesi è che durante il lockdown, dovuto all’emergenza epidemiologica mondiale, la produzione e distribuzione di droghe sintetiche in Europa si sia praticamente fermata e quindi alla ripresa molti trafficanti, anche in consorzio, si siano rivolti alla Siria, la cui produzione invece non pare aver subito rallentamenti.

Sono in corso ulteriori indagini per l’individuazione dei responsabili che, proprio in relazione all’ingente quantitativo sequestrato, potrebbero operare per conto di un “cartello” di clan di camorra in grado di commercializzare le sostanze in ambito internazionale.


WORLD RECORD IN DRUGS SEIZURE BY THE ITALIAN GUARDIA DI FINANZA IN NAPLES: 14 TONS OF AMPHETAMINES, 84 MILLION TABLETS WITH LOGO”CAPTAGON” PRODUCED IN SYRIA BY ISIS / DAESH TO FINANCE THE TERRORISM. MORE THAN 1 BILLION EURO THE MARKET VALUE.

This is the largest seizure of amphetamines in the world, carried out by the neapolitan Guardia di Finanza in execution of a specific search decree issued by the Public Prosecutor of Naples – DDA and developed as part of a complex investigation activity delegated to the GICO (anti mafia investigative unit ) against a network of criminal groups aiming to import a huge amount of drugs for european consumers.

After the lockdown period, due to the epidemiological emergency from covid 19, in fact, law enforcement activities have been intensified in the specific sector. From the development of the clues that emerged during the investigation and particularly from other seizures previously made, the guardia di finanza tracked 3 suspect containers shipped to the port of Salerno, allegedly containing paper cylinders for industrial and machinery use.

After the seizure, the GICO of NAPLES moved the containers to an equipped factory to carry out the internal inspection, with the help of specialized technicians and with the precious collaboration by the Anti-fraud unit of the Salerno Customs Agency.

The paper cylinders, about 2 meters high and 140 cm in diameter – likely built in Germany – were designed in multilayer in order to conceal the drugs. A perfect wall against the scan detection. In the inner layers, about 350 kg of tablets per cylinder were stored (40 cylinders checked). A total of 14 tons of amphetamines have been found, which means 84 million tablets, bearing the symbol of the “captagon” which distinguishes the “Jihad drug”.made by ISIS. It is known, in fact, that ISIS / DAESH finance its own terrorist activities especially by means of drug trafficking, the synthetic ones massively produced in Syria, which has become for this reason in recent years the first world producer of amphetamines.

The captagon is marketed throughout the Middle East and then widespread both among fighters to inhibit fear and pain and among civilians as a fatigue reluef. Initially produced mainly in Lebanon and widespread in Saudi Arabia in the 90s, this drug has also been used by terrorists in the attack to Bataclan on Paris in 2015 – thus becoming the “Isis drug” or “Jihad drug”.

According to the American DEA (Drug Enforcement Administration), ISIS makes extensive use of it in all the territories over which it has influence. Once the chemical plants of production are set, ISIS can easily produce large amounts of tablets for the world market of synthetic drugs, and therefore quickly funding their terror plots.

Two weeks ago, still in the port of Salerno, the specialists of the Organized Crime Investigation Group (GICO) of the Economic and Financial Police of Naples, detected and seized another container with a roofing load consisting of counterfeited clothing, hiding 2,800 kg of hashish and 190 kg of amphetamines (over 1 million tablets) with the very same symbol (captagon).

As for the final dealer, no single criminal group can afford a 1-billion purchase, so the investigators think about a “Consortium” of criminal groups, both for the total value of shipments, and for distribution on the reference markets (85 million tablets can satisfy a European market).

The hypothesis is that during the lockdown, due to the emergency worldwide epidemiology, the production and distribution of drugs in Europe has practically stopped and therefore to the recovery many traffickers, even in consortium, have turned to Syria, whose production does not seem to have slowed down.

Further investigations are ongoing to identify all the entities linked to this extraordinary seizure.

Redazione

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