Caserta. Infermiere aggredito al Pronto soccorso

Una nuova aggressione questa notte ai danni di un infermiere del pronto soccorso dell’azienda Ospedaliera di Caserta, G.I.  finito in prognosi riservata al reparto di Medicina D’urgenza.

Calci e pugni per non aver concesso all’aggressore di passare davanti nella fila al momento della registrazione al triage, da almeno un paio di persone, aggredito alle spalle. L’uomo presentatori al banco ha dichiarato di aver avuto un incidente ma non avendo danni visibili gli è stato chiesto di rispettare le precedenze cosa che ha scatenato la sua rabbia nei confronti dell’infermiere di turno. Danni anche alla struttura oltre che alla persona.

L’uomo protagonista dell’aggressione è stato fermato e per lui è stato disposto dal magistrato il trasferimento presso la struttura penitenziaria di Santa Maria Capua Vetere.

La Cisl Fp ha proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti del pronto soccorso per la sicurezza del personale sanitario delle aree emergenza che in molte occasioni si trovano esposti senza una vera tutela della propria persona anche in pericolo di vita e chiede alla direzione generale  dellazienda ospedaliera di intensificare i controlli e i presidi delle aree in questione,  a tal proposito mette a conoscenza della vicenda lo stesso Prefetto di Caserta.

“I lavoratori in questo momento delicato – dichiarano Franco della Rocca, Segretario Generale Cisl Fp Caserta  e Nicola Cristiani,  Segretario provinciale UST con delega alla Sanità – in cui hanno subito trasformazioni e stress di ogni tipo  non possono assolutamente essere sottoposti a situazioni  di pericolo e di inadeguatezza. Si chiede pertanto al direttore generale di mettere in atto ogni tipo di provvedimento e cautela utile a salvaguardare la sicurezza e l’incolumità degli operatori sanitari. È grave che il triage sia ancora posizionato praticamente al centro dell’area attesa, all’esterno del pronto soccorso e dunque in kezzo alla gente, alla mercé di chiunque arrivi anche con cattive intenzioni. È da molto tempo chella Cisl chiede la modifica di questa struttura è l’ampliamento  dell’area triage”.

«Solidarietà all’infermiere dell’ospedale di Caserta attualmente in prognosi riservata perché vittima di una brutale aggressione durante l’orario di lavoro. Purtroppo non è la prima volta che il personale del San Sebastiano è vittima di questi atti criminali. Sono diverse le denunce e gli esposti sul tema della sicurezza sia da parte del sindacato che dell’ordine dei medici e quello degli infermieri, ma sono finite nel nulla. La cosa più grave è che l’episodio questa volta sarebbe avvenuto davanti alla tenda del triage ai danni di un operatore sanitario impegnato nell’emergenza Covid. Il ‘modello sanità’ senza sicurezza non può funzionare…». A dichiararlo il consigliere regionale della Lega Gianpiero Zinzi.

«Dimostriamo realmente che gli infermieri sono degli eroi e predisponiamo un’adeguata rete di protezione a tutela della loro incolumità. Quello che è accaduto questa notte davanti alla tenda del triage all’ospedale di Caserta, non è purtroppo un incidente isolato, ma la drammatica realtà con la quale troppo spesso sono costretti a convivere gli operatori sanitari. Alla vittima dell’aggressione vigliacca tutta la solidarietà dell’intera organizzazione e la ferma condanna per un gesto ignobile». E’ chiara la posizione del segretario generale della Uil-Fpl Domenico Vitale.

«Un presidio di controllo stabile diventa una necessità non più derogabile per l’ospedale di Caserta – ha sottolineato Vitale – il vertice dell’azienda ospedaliera, ma anche la Regione Campania si attivino in tale direzione. Come Uil-Fpl pronti a costituirci parte civile nel processo contro gli aggressori. La sicurezza del personale medico dell’ospedale di Caserta, così come quello di tutti i presidi del territorio per noi è una priorità che cercheremo di affermare in tutte le sedi nel solo ed esclusivo interesse dei lavoratori».

“Ancora una volta siamo costretti a prendere atto che sul fronte delle aggressioni del personale sanitario nulla è cambiato: l’ultimo episodio di violenza gratuita verificatosi appena 24 ore fa nel pronto soccorso dell’ospedale di Caserta ai danni di un operatore costretto al ricovero, è infatti emblematico del persistere di condizioni di rischio non più tollerabili. Tanto più in costanza dell’emergenza sanitaria da coronavirus che sottopone medici e infermieri ad indicibili stress psico-fisici”. Lo afferma il presidente nazionale del Saues, sindacato unitario emergenza sanitaria, Paolo Ficco che, esprimendo la solidarietà del sindacato alla vittima dell’aggressione, chiede al management sanitario e alle istituzioni campane “uno sforzo concreto, investimenti e misure straordinarie a tutela, quantomeno, del personale più esposto, che lavora cioè nei servizi di emergenza sanitaria”.

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Redazione

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