Comunali Cesa, Ferrante: “Tre le parole d’ordine in materia ambientale: cultura, contrasto, coscienza”
“La storia di diversi componenti del progetto civico ‘Uniti per Cesa’ è legata a filo doppio alla lunga stagione di lotta per la tutela della salute e dell’ambiente. Con la fine del lockdown, sono tornati i roghi tossici e gli sversamenti abusivi di rifiuti. Il biocidio è ancora in atto. Occorre invertire radicalmente la rotta, partendo proprio dal livello di governo più vicino ai cittadini: quello comunale”. Così Ernesto Ferrante, candidato sindaco di Uniti per Cesa, lista che sarà in campo alle comunali del 20-21 settembre.
“Come gruppo dall’anima civica, forte anche dell’esperienza maturata sul campo insieme a Vittorio Romano, Nicola Migliaccio e agli amici dell’associazione ‘Volontari interforze e cittadini ODV’, chiediamo fin da subito che: i droni, gli elicotteri e le unità impiegate per controllare gli spostamenti delle persone durante la quarantena e nella fase 2 siano utilizzati per il controllo degli sversamenti di rifiuti; i fondi per la ripartenza vengano destinati unicamente alle aziende che rispettano l’ambiente e che vengano utilizzati nei settori delle bonifiche, della messa in sicurezza ambientale e dell’economia circolare; si preveda una misura di lockdown per gli inquinatori. Chi avvelena la nostra terra non può continuare a farlo indisturbatamente. Uno degli obiettivi programmatici di ‘Uniti per Cesa’ è favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla vita comune finalizzata alla cura ed alla rigenerazione dei beni urbani. È necessario mettere a disposizione della comunità le capacità del singolo per risolvere problemi di interesse generale. L’impegno di tutti deve partire dalla consapevolezza che i beni comuni sono casa nostra. E vanno curati e preservati. Iniziando proprio dell’ambiente, il ‘bene comune’ per eccellenza. Sono tre le nostre parole d’ordine in materia ambientale: cultura, contrasto, coscienza. Diffondere la cultura della difesa dell’ambiente attraverso le buone pratiche aumenta anche il livello e l’efficacia del contrasto civico alla devastazione e favorisce la formazione di una coscienza ambientale che è l’antidoto più efficace contro il veleno che ha rubato i sogni e il futuro a tanti cittadini”.