Futuro Remoto ritornerà in novembre

onostante le incertezze dovute alla situazione coronavirus, anche quest’anno avrà luogo la manifestazione annuale “Futuro Remoto“. Quest’anno l’evento ha per titolo “PIANETA – Tra cambiamenti epocali e sfide globali”, per portare la cittadinanza e il mondo scientifico a riflettere su ciò che sta avvenendo nel nostro pianeta.

L’appuntamento per Futuro Remoto di questo 2020 è stato programmato per i giorni che vanno da venerdì 20 fino a domenica 29 novembre presso la Città della Scienza di Napoli. Si tratta della XXXIV edizione, il cui proposito è ricostruire un viaggio temporale attraverso i grandi cambiamenti del pianeta terra. Quei cambiamenti di portata anche colossale, dovuti al cambiamento climatico e a grandi eventi di portata globale, proprio come la diffusione pandemica del virus che ci tiene ostaggi.

Futuro Remoto 2020 affronta il tema della condizione terrestre e dei suoi fenomeni stravolgenti mediante l’organizzazione di mostre, laboratori e dimostrazioni tecniche, incontri e dibattiti pubblici, spettacoli tematici a cui chiunque potrà essere in grado di assistere tramite Internet. Sarà il palcoscenico giusto per dare voce a scienziati, accademici e ricercatori di rango nazionale e internazionale, che potranno esprimere e divulgare la loro conoscenza e le loro teorie sulla situazione di emergenza che riguarda ogni continente.

Erika Cecchetto a nome di Reviewbox.it ha evidenziato il fatto che sono già molti gli eventi di primo livello ad essere passati alla partecipazione da remoto. Uno dei casi più recenti riguarda il CES – Consumer Electronic Show 2021 di Las Vegas, una delle più importanti fiere sull’elettronica di consumo del mondo, che ha già deciso di annullare l’evento fisico per ogni categoria di partecipanti per proporsi solo tramite la Rete; nello stesso verso si stanno muovendo anche le aziende del fashion, che annullano le prossime sfilate di presentazione delle nuove collezioni. A parte i motivi di sicurezza sanitaria, è in corso una transizione per facilitare la partecipazione con minori costi organizzativi: un PC e un modem, o ancora più semplicemente uno smartphone, permettono la partecipazione virtuale di tutti. Un ulteriore grande passo in avanti è offerto dalla realtà virtuale che, con l’ausilio di un visore per VR da poche decine di euro, consente di vivere un’esperienza immersiva. Esempio recente viene dal concerto dal francese Jean-Michel Jarre ha tenuto in Realtà virtuale (VR) dal titolo “Alone Together”: avatar per muoversi liberamente nell’ambiente digitale, decoder per regolare luci e suoni, la possibilità di dialogare gli altri spettatori e fare amicizia senza la presenza fisica.

Futuro Remoto è un evento nato nel 1987, primo Festival della Scienza in Europa, con l’urgenza di comunicare l’importanza della ricerca scientifica e di creare un dialogo tra scienza e società civile. Da allora ha la capacità di rinnovarsi rispondendo a quelle che sono le nuove esigenze, domande per la costruzione di una cittadinanza scientifica. Quello di quest’anno sarà sicuramente un Futuro Remoto diverso dai precedenti. Utilizzerà tutti gli strumenti, le nuove buone pratiche e modalità innovative di comunicazione proprio per richiamare l’importanza della Terra, il nostro ecosistema molto bistrattato che comincia a chiedere il conto e al quale bisogna presto tornare con la sostenibilità, il consumo  consapevole e l’agricoltura promossa dai nuovi regolamenti della Regione Campania.

Redazione

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