Investire in Amazon: tutte le sfide di Bezos
Un pazzesco deja-vu quello a cui hanno assistito gli investitori di Amazon nell’ultima settimana. Il CEO del maggior e-commerce al mondo, a distanza di un anno, ha deciso di reiterare la propria decisione e destinare parte della liquidità della sua principale società per finanziare gli altri suoi progetti.
Si potrebbe trattare della giusta occasione per investire in Amazon?
Solo le prossime settimane possono fornire una risposta definitiva a questo interrogativo: per ora la cosa certa è che la società di Bezos ha raggiunto e superato tutte le aspettative di analisti e investitori.
Accadeva un anno fa…
Un anno fa gli investitori assistettero ad una scena praticamente identica: Jeff Bezos, CEO e fondatore di Amazon vendette, tra la fine di Luglio e l’inizio di Agosto, oltre 1,8 miliardi di azioni Amazon per finanziare un altro suo progetto, Blue Origin, società che punta alla creazione di una rete satellitare intorno alla Terra.
Tra gli obiettivi principali della Blue Origin vi sono il raggiungimento e l’insediamento di una base lunare e la creazione di una rete di oltre 3.000 satelliti che possano garantire connettività a tutto il globo (attualmente le zone coperte dalla rete sono l’80%).
Al centro di un simile ambizioso progetto vi è un nuovo razzo, il New Glenn, capace di trasportare dalle 20 alle 50 tonnellate di carico nello spazio.
Nel 2019 questo “prelievo” di liquidità fu effettuato conformemente al fatto che la Blue Origin era la sola società che poteva attivamente competere per questo progetto.
La principale concorrente, la SpaceX di Elon Musk, era impegnata, infatti, nel suo principale progetto: arrivare e installare una base su Marte.
Adesso tuttavia, le carte in tavola sono cambiate.
Blue Origin vs SpaceX: Musk sfida Bezos
Nell’ultimo anno l’attività della società di Elon Musk, CEO di Tesla, è aumentata esponenzialmente e i lanci orbitali si sono susseguiti a ritmo spaventoso, seguiti con il fiato sospeso dai media di tutto il mondo.
La corsa allo spazio del Nuovo Millennio è pronta a cominciare, accesa come lo era negli anni ’60 e ’70 tra Russia e stati Uniti. A contendersi i finanziamenti del Governo Trump, tuttavia, non vi sono due nazioni ma agenzie private.
Attualmente il primo colpo lo ha sferrato Musk, la cui SpaceX ha vinto il bando da 653 milioni di dollari per i servizi di lancio.
In un’intervista Musk ha affermato: «The rate of progress is too slow and the amount of years he has left is not enough, but I’m still glad he’s doing what he’s doing with Blue Origin (I progressi sono troppo lenti e il totale degli anni che gli resta non sono sufficienti, ma sono comunque content di quanto sta facendo con Blue Origin)».
La battaglia è dunque aperta!
Bezos: prelevati 3,1 miliardi di dollari e pronto alla sfida
È in quest’ottica che si va ad inserire il nuovo maxi-prelievo realizzato da Jeff Bezos: stavolta non sono 1,8 miliardi ma quasi il doppio.
L’incredibile rialzo delle azioni Amazon negli ultimi mesi ha portato il titolo a sfiorare i 3.200 dollari ad azione, una quotazione record per il colosso dell’e-commerce.
Si tratta di un risultato incredibile che hanno fatto superare ad Amazon 1 trilione e mezzo di capitalizzazione, una cifra record che potrebbe catapultarla direttamente alle stelle. E con essa Blue Origin.
Non è ancora noto in che modo Bezos intende spendere l’enorme prelievo di 3,1 miliardi di dollari ottenuto dalla vendita di circa 1 milione di azioni Amazon, ma non vi sono dubbi che una parte sarà destinata a raccogliere la sfida di Musk.
Una mossa che non è affatto dispiaciuta agli investitori: se il titolo dovesse calare in seguito a questa maxi-vendita potrebbe presentarsi l’occasione giusta per riempire ulteriormente i propri portafogli di azioni Amazon.