La nuova Punto in Polonia, Manno: “FCA delocalizza coi soldi dei contribuenti italiani”
“L’ennesimo colpo al sistema industriale italiano si sta consumando in questi giorni nel sostanziale silenzio mediatico”, attacca Ivano Manno, portavoce Sud del movimento La Rete.
“Mentre prosegue la caccia ai giovani rei di aver partecipato a feste in Sardegna, gira sempre più consistente la voce che FCA abbia deciso di delocalizzare in Polonia, nel sito industriale di Tychy, la produzione della nuova Punto. Un tempo simbolo dell’utilitaria “popolare” con design e produzione interamente italiana – continua Manno – la Punto si appresta a diventare uno schiaffo a tutti i contribuenti italiani: il famoso prestito da 6,3 miliardi a FCA che doveva garantire il rilancio dell’automotive in Italia viene ricompensato con la delocalizzazione e la messa a rischio di oltre 50mila dipendenti dell’indotto dello stabilimento di Melfi. Fatta la legge trovato l’inganno: il divieto di delocalizzare non vale per i modelli futuri e il governo Conte rimane al palo della sua totale incompetenza economica e produttiva.”
“Quanti monopattini elettrici e mascherine serviranno per rimpiazzare il valore di questa produzione e i relativi posti di lavoro?”, conclude il portavoce. “Un’Italia deindustrializzata è un’Italia senza un futuro e non sarà il bluff dell’economia “green” a salvarci.”