Quali studi bisogna sostenere per diventare broker finanziario?

Il mondo del broker finanziario è un mondo fatto di rischi, competenze, responsabilità, ovviamente denaro, e tanta abilità nel mediare. Lavorare come broker non è semplice e non tutti possiedono le competenze o le caratteristiche personali adeguate per poter svolgere tale attività. Come espresso nel portale theforexbroker, lavorare come broker può richiedere sforzi spesso sottovalutati e un impegno davvero enorme, nonché una totale dedizione per il proprio lavoro.

Una delle domande più frequentemente poste da chi vuole iniziare la carriera da broker è la seguente: quali studi bisogna sostenere per diventare broker finanziario? C’è qualche percorso particolare da svolgere, qualche laurea da sostenere, qualche corso professionale più adeguato? E’ lecito porsi queste domande, dal momento che il tasso di abilità richiesto nell’attività di brokeraggio è molto alto e non indifferente. Cerchiamo di rispondere a questo quesito.

 

La laurea

Anzitutto cominciamo dalla laurea, che è forse il percorso più indicato in assoluto per poter svolgere con grande competenza il lavoro di broker. Le lauree più indicate per svolgere il lavoro di broker sono senza dubbio quelle in ambito economico: Economia e Commercio, Economia Aziendale, Marketing, e così via. Ma ci sono anche le lauree in ambito giuridico, come Giurisprudenza o Scienze Politiche, che offrono solide basi per tutti gli aspetti giurisdizionali anche in ambito economico e dei mercati.

La laurea triennale può essere sufficiente per ricevere ottime nozioni, tuttavia una laurea magistrale come al solito completa ulteriormente il proprio percorso aggiungendo nozioni importantissime, anche direttamente nel campo del brokeraggio. Al termine della laurea si potrà concorrere per un Esame di Stato, scritto e orale, che consentirà di entrare direttamente nell’Albo relativo in grado di dare diritto all’accesso alla professione.

 

Corsi di formazione

In Italia sono indetti corsi specifici di formazione che consentono di arrivare a svolgere l’attività di broker con competenza. In particolare, l’ente che rilascia tali corsi di formazione è l’AIBA. L’AIBA fornisce corsi formativi della durata (minima) di 320 ore, durante le quali vengono affrontati tutti i temi inerenti il brokeraggio: aspetti strettamente finanziari, borse, mercati, aspetti giuridici e quant’altro.

Un altro ente che rilascia tali corsi e le conseguenti certificazioni è l’IFA, che fornisce allo stesso modo dell’AIBA una formazione tanto teorica, quanto pratica. La scelta tra i due va fatta in base alle proprie esigenze e preferenze: non esiste un corso nettamente migliore di un altro.

 

Meglio la teoria o la pratica?

A prescindere dal fatto che la pratica possiede sempre un plus in termini di qualità delle esperienze vissute, a maggior ragione ciò vale per il mondo dei broker. Soprattutto in Italia, fare pratica è davvero fondamentale per diventare un vero broker esperto. Soltanto la teoria non costituisce un valido accesso a questo settore e spesso si incappa nel rischio di sentirsi preparati, quando non lo si è.

Che la scelta sia una laurea o un corso di formazione, il broker deve fare esperienza per sviluppare le soft skills e le abilità di intermediazione in generale. Per questo motivo, consigliamo sempre e comunque di affiancare la pratica alla teoria, se possibile fin da subito, anche in realtà piccole.

Redazione

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