Sulle tracce del Cantalicio: la conferma della sepoltura

Indagine storico-artistica condotta da Guido Carlucci, testo a cura di Elisabetta La Rosa, storica e critica d’arte

Giovanni Battista Valentini, noto come Cantalicio (Cantalice 1450 – Roma 1515), fu un vescovo cattolico e umanista italiano. A condurre le ricerche circa l’amicizia fra Leonardo da Vinci e il Cantalicio è il Maestro Guido Carlucci, storico e studioso del genio di Vinci, nonché fondatore della corrente artistica del Sensorialismo Materico.

Il Maestro Carlucci ha condotto un’indagine di ricerca, partendo dal luogo dove il da Vinci realizzo la sua bottega proprio nel comune di Cantalice, città natale del Cantalicio. Le ricerche di Carlucci hanno evidenziato i contatti con il da Vinci nel 1473 quando il vescovo accompagnò Leonardo prima a Greccio e successivamente a Cantalice, una testimonianza documentata dal disegno 8p del da Vinci, un paesaggio con fiume che ricorda proprio la città di Greccio.

Guido Carlucci ha cercato di fare un lavoro di ricognizione dell’avvenuta amicizia fra i due umanisti partendo dapprima dalla salma del Cantalicio, inizialmente situata nell’antica chiesa di Santa Maria del Popolo di Cantalice, giungendo successivamente alla scoperta di un affresco – situato a Cantalice- attiguo alla casa natìa di questo illustre personaggio, vicino la Chiesa di Santa Maria. Dall’analisi condotta dal Carlucci, esso è attribuibile all’umanista Cantalicio: il suo abbigliamento è quello infatti di un umanista che tiene in mano una penna e, nella porzione retrostante, emergono delle sfere che richiamano lo stemma della Corte dei Medici, probabilmente è proprio presso i Medici che avvenne il primo incontro fra il da Vinci e il Cantalicio. Indagando anche sulle origini del Cantalicio è stato messo in evidenza come, con tutta probabilità, esso discenda dai Carlucci e i Ramacogi, famiglie illustri di Cantalice, secondo quanto attestano i documenti ritrovati dal Maestro Carlucci. Le fonti arrivano sino al 1979, quando avvenne la ristrutturazione della chiesa di Santa Maria di Cantalice, alcuni operai hanno attestato lo spostamento della salma del vescovo Cantalicio, con tutta probabilità nel cimitero della città stessa, facendo riferimento proprio ad un corpo con abiti vescovili. Importante anche l’attestazione dell’enciclopedia Treccani che ha di recente aggiornato la biografia del vescovo, riportando, circa la sua morte, le medesime dichiarazioni: “Morì entro il 28 giugno 1515, forse a Roma. Il suo corpo fu trasportato a Cantalice, dove trovò sepoltura nella chiesa di S. Maria del Popolo”.

Una conferma che supporta le ricerche del Carlucci, ancora sulle tracce della salma e delle vesti del Cantalicio.

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Redazione

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