(VIDEO) Benetton Rugby, Padovani: “Emozionante esordire con una vittoria”

Debutto felice in maglia Benetton Rugby per Edoardo Padovani. L’estremo della nazionale italiana ha infatti esordito con i Leoni nella vittoria dei ragazzi di Crowley nel derby con le Zebre al Lanfranchi di Parma di ieri sera. Padovani che era il grande ex di giornata, in quanto è sbarcato a La Ghirada proveniente proprio dai Ducali.

Edoardo, innanzitutto che sensazioni hai provato nel tornare a giocare a Parma, la tua casa prima di arrivare al Benetton Rugby?
C’erano molte emozioni contrastanti, però sono molto contento di essere tornato a Parma. É stata una cosa romantica, perché ho cambiato club, non giocavo da sei mesi e la prima partita con il Benetton Rugby sono tornato dove ho giocato negli ultimi sei anni. Quindi è stato davvero emozionante vedermi allo specchio con la maglia del Benetton Rugby, è stato bello“.

Rientravi in campo dopo tanto tempo a seguito di un infortunio. Come stai fisicamente?
Mi sento bene fisicamente, c’è ancora del lavoro da fare, però sto bene. Anche a livello di squadra abbiamo tenuto bene fisicamente gli ottanta minuti e sono molto contento dei ragazzi“.

In che aspetti del gioco siete stati migliori rispetto alla sconfitta di Monigo di una settimana prima?
Sicuramente abbiamo tenuto di più il possesso, abbiamo giocato nel loro territorio e nel loro campo e questo ci ha aiutati a tenerci lontani nel punteggio. Potevamo forse concretizzare qualcosa in più, però la vittoria è arrivata e siamo contenti“.

Esatto, serviva una scossa rispetto alla gara persa in casa contro le Zebre.
Ci serviva assolutamente, siamo contenti di aver chiuso questa stagione nel migliore dei modi, adesso abbiamo una piccola pausa e poi torniamo sotto a lavorare per l’inizio della prossima stagione”.


Una conclusione del GuinnessPRO14 2019/2020 con una vittoria per il Benetton Rugby. E nella seconda sfida agostana con le Zebre di ieri il pack biancoverde ha fatto la differenza, con Marco Barbini che da numero 8 ha sciorinato una partita costante e di alto livello tecnico, in particolare nel breakdown e nella trasmissione dell’ovale.

Marco, la squadra era chiamata alla riscossa in seguito alla sconfitta casalinga contro i Ducali e il successo è arrivato.
Sì, un risultato che abbiamo cercato, abbiamo imparato la lezione e abbiamo lavorato sugli errori. Comunque dopo un lungo stop tornare in campo non è semplice, nonostante la voglia ci sia sempre stata, però avevamo commesso troppi errori una settimana fa, soprattutto sulla disciplina. Abbiamo avuto una settimana lunga in cui lavorare, ci è servito e abbiamo portato a casa il risultato, anche se potevamo fare ancora meglio”.

La mischia ha fatto la differenza ieri sera.
La mischia è stata la piattaforma da cui abbiamo creato la maggior parte delle nostre azioni che dopo sono finite con una meta. Ci ha messo sempre nel piede avanzante o comunque ci ha dato il respiro di cui avevamo bisogno. Quindi sicuramente abbiamo migliorato la mischia, ma anche la disciplina e la fisicità che era un po’ mancata la scorsa settimana. Bene così. Ad ogni modo c’è molto da lavorare, siamo appena all’inizio“.

Monty Ioane è stato nominato man of the match, ma anche te hai disputato un’ottima gara da numero 8.
Ho fatto delle cose belle ma anche degli errori, però ci sta. Comunque Monty (Ioane ndr) ha fatto delle cose incredibili che abbiamo visto anche nel replay e nei maxischermi. Anche la prima linea ha fatto un lavoro incredibile, un lavoro che parte da lì e termina con la bella azione. Tutti quanti prima di entrare in campo ci siamo detti di mantenere un atteggiamento positivo, con energia ed è ciò che si è visto in campo, quindi non possiamo che essere contenti del risultato. Adesso abbiamo alcuni giorni liberi per poi analizzare ciò che possiamo migliorare. Dopo, vediamo se ad ottobre si ricomincia, e partire con il piede giusto“.

Che giudizio complessivo dai a questo ritorno al rugby giocato dopo tanti mesi di interruzione?
È stato comunque complicato. C’è stata una parte mentale che bisogna considerare, insieme a una parte fisica visto che sono stati mesi in cui si è rimasti a lavorare da soli a casa, poi si è tornati con il gruppo. Inoltre si deve mettere in conto che in questo periodo solitamente facciamo amichevoli, c’è molto caldo e non è molto facile giocare tutti gli 80 minuti ad alta intensità, difatti si gioca di sera. Ci sono sempre più errori durante i match di questo periodo, soprattutto con questo caldo. Perciò si può fare sempre meglio, ma è un buon punto di partenza“.

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Redazione

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