Aversa. Detenuto aggredisce due agenti penitenziari

Violenta aggressione di un detenuto ai danni di due poliziotti penitenziari. E’ successo stamane nella casa di reclusione di Aversa. Un detenuto di origini casertane, con posizione giuridica di definitivo per reati comuni, al rientro dal colloquio con la moglie, ha aggredito con inaudita violenza e senza esclusione di colpi il collega in servizio nella sezione dello stesso.

L’aggressore si è scagliato dapprima contro il primo agente colpendolo a mani nude e successivamente scaraventandogli alcuni oggetti (sedia, metal-detector, cestino-posacenere in ferro); oggetti che hanno colpito anche l’altro poliziotto, intervenuto in soccorso del collega, provocandogli ferite alla gamba e alla spalla.

I due agenti, portati al locale ospedale, hanno riportato 5 giorni di prognosi e ad uno 7 giorni di collare.


“Inarrestabile la violenza tra le sbarre delle carceri in Campania. Ancora una volta il carcere normanno è stato teatro di aggressione violenta da parte di un detenuto un detenuto del carcere di Aversa ai danni di due poliziotti penitenziari. E’ giunta l’ora che responsabilmente si faccia una seria riflessione sulle sorti del sistema carcere!”. A denunciare quanto accaduto è il sindacato Sinappe attraverso la voce del Segretario generale aggiunto Luigi Vargas e del Segretario Regionale Pasquale Gallo.


“Ancora violenza contro la Polizia Penitenziaria in Campania, è la volta della Casa di Reclusione di Aversa – dice Emilio Fattorello, segretario nazionale per la Campania del SAPPE -. Il detenuto non è nuovo ad atti di violenza contro il Personale della Polizia Penitenziaria in altri istituti della regione. Occorre intervenire come già denunciato dal SAPPe Campania con estremo rigore e con allontanamento dei soggetti violenti, con assegnazioni fuori regione come la stessa Amministrazione aveva annunciato di fare. Proprio per ridurre le aggressioni contro il personale e contro gli stessi detenuti, ma alle intenzioni non sono seguiti i fatti e gli istituti penitenziari della Campania sono divenuti scenari di Eventi Critici Violenti di diversa natura, come rilevato da un gruppo di lavoro istituito dal Dirigente Generale responsabile dell’Amministrazione Penitenziaria in Regione dr. Antonio Fullone. Il SAPPe Campania esprime la propria solidarietà ai due colleghi feriti augurando un presto ritorno in servizio”.

Donato Capece, segretario generale del SAPPE, rivolge “solidarietà e vicinanza al Personale di Polizia Penitenziaria di Aversa, che ancora una volta ha risolto in maniera professionale ed impeccabile un grave evento critico e giudica la condotta del detenuto che ha provocato l’aggressione “irresponsabile e gravissima. Anche il grave episodio accaduto conferma la costante tensione detentiva che continua a caratterizzare le nostre carceri. Ai disagi ed allo stress operativo per il Personale di Polizia Penitenziaria come conseguenza di costanti e continui eventi critici, le carceri sembrano essere moderni lazzaretti, nei quali almeno una patologia sanitaria è presente nel 60-80% dei detenuti. Ciò vuol dire che almeno due detenuti su tre sono malati. Tra le malattie più frequenti quelle infettive, che interessano il 48% dei presenti: a seguire i disturbi psichiatrici (32%), le malattie osteoarticolari (17%), quelle cardiovascolari (16%), problemi metabolici (11%) e dermatologici (10%). Spesso, è solo la Polizia Penitenziaria, con le sue donne ed i suoi uomini in prima linea 24 ore al giorno, a confrontarsi con questi disagi e con le conseguenze che questi producono. Come dimostra quel che è avvenuto ad Aversa”.


“Oggi non si può più lavorare in queste insopportabili condizioni, troppo garantismo per la popolazione  detenuta, lo stato deve dimostrare la sua forza, i violenti che aggrediscono i Poliziotti Penitenziari e  che sovvertono l’ordine democratico e infrangono le regole penitenziarie continuano a godere dei lori  diritti senza subire alcuna sanzione disciplinare severa che preveda oltre l’isolamento e/o esclusioni  delle attività in comune, anche il trasferimento in altra regione”. A dichiararlo e il Segretario Regionale  OSAPP Vincenzo Palmieri e il Segretario Generale Leo Beneduci.

“Come già annunciato con precedente comunicato, si  prevede un autunno difficile, il ripetersi di situazioni di criticità che colpiscono la Polizia Penitenziaria  e il sistema, pregiudicano la sicurezza, ovviamente, a farne le spese è sempre e solo il personale che  vigila e opera in condizioni estreme con l’ansia di essere aggredito e offeso. Sebbene il PRAP sta tentando in tutti i modi e con impegno di superare le svariate difficoltà esistenti  attraverso indicazioni operative che riguardano le nuove modalità sull’esecuzione della pena recepite  dall’ultima circolare del mese di luglio, nel contempo i vertici centrali dell’Amministrazione e quelli che  hanno responsabilità politica, si sono dovuti preoccupare anche di evitare ulteriori sanzioni  economiche da parte dell’Europa, tutto ciò non basta, bisogna modificare la legge, bisogna investire di  più sulle strutture, occorrono maggior strumenti di difesa taser dissuasori, bisogna stanziare maggior  fondi per la funzionalità del sistema, edilizia penitenziaria etc… bisogna modificare le procedure  sanzionatorie irrigidendole prevedendo altre forme di sanzioni che siano da deterrente rispetto al  fenomeno, bisogna aumentare l’organico di Polizia Penitenziaria in tutti i ruoli e di tutte le altre figure  professionali che orbitano nel sistema carcere e che contribuiscono allo scopo finale del mandato  istituzionale a cui è chiamata l’Amministrazione Penitenziaria. Il Ministro anziché dedicare tempo alle sorti della politica, farebbe bene a interessarsi soprattutto del  pianeta carceri e della tutela del personale di Polizia Penitenziaria per reprimere comportamenti  violenti e oltraggiosi nei confronti dei Poliziotti da parte dei ristretti, nonostante tutto ruota intorno al  loro interesse e al rinserimento sociale come prevede la Costituzione. Al personale aggredito, va tutta la nostra vicinanza come segreteria Regionale e Generale a quello in  servizio la nostra solidarietà e il nostro ringraziamento per il lavoro svolto nonostante le difficoltà che  si registrano, faremo l’impossibile per stare a vostro fianco e migliorare il sistema lavorativo”.

Redazione

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