Beni archeologici da valorizzare, Mazzacane: “Subito convenzioni con le università di ingegneria”
“Valorizziamo le eccellenze della nostra Regione. I beni archeologici della Campania sono studiati ed ammirati in tutto il mondo. Serve necessariamente investire sulla ricerca e collaborare con le università di ingegneria di Napoli e Salerno per dare anche opportunità lavorative a ricercatori e studenti”. Antonio Mazzacane, candidato al consiglio regionale della Campania con la lista ‘AdC Alleanza con Popolo e Territorio‘, dopo un proficuo confronto con l’ingegnere professor Rino Galise, ha studiato degli investimenti che possano valorizzare i beni archeologici ma non solo visto che si potrebbero anche ‘costruire’ importanti operazioni lavorative: “La Regione da anni fa convenzioni con le facoltà di medicina ma mai ha pensato di affidarsi alle università di ingegneria per strutturare il futuro di Pompei, Castellammare di Stabia, Oplonti, Ercolano, Paestum, Benevento e Avellino. Bisogna coinvolgere le università sulle tematiche di conservazione e ristrutturazione ma anche sui temi fondamentali della digitalizzazione e della robotica. Ho immaginato, in collaborazione col professor Galise, un museo virtuale a Pompei con una digitalizzazione che permetterebbe alla magnifica rappresentanza storica della nostra Campania di essere uno dei luoghi più visitati (ovviamente virtualmente) di tutto il mondo. Dove i turisti possano essere continuamente aggiornati sugli scavi e su tutti gli interventi che vengono realizzati in questi siti”.
E poi lo spazio a giovani studenti e ricercatori: “La Regione dovrebbe impegnarsi a studiare con le università dei piani di lavoro per massimo 10-11 studenti per presidiare i beni archeologici della Campania. Con una attenta valorizzazione delle opere e per un intervento importante di ricerca per permettere a studenti e professionisti delle università di dare il giusto contributo al patrimonio archeologico della nostra terra, tra i più importanti al mondo ma, purtroppo, tra i meno visitati e valorizzati”.