Comunali Trentola Ducenta, Apicella a Ciocia: “Il passato sei tu!”
“Dopo gli interventi pubblici del candidato Ciocia, specificando da subito che i rapporti personali non entrano negli interessi politici, confermando l’antica stima di tutta la mia famiglia nei suoi confronti, devo necessariamente dissentire su alcune cose affermate dallo stesso nei suoi comizi elettorali. Avevo invitato i miei due competitor, prof. Ciocia e avv. Cantile, a svolgere una campagna elettorale dai toni bassi; avevo consigliato, senza presunzione alcuna, di confrontarci sui programmi. Finora tutto era andato bene. Poi, sono arrivate le manifestazioni, o forse dovrei dire i proclami (?) del prof. Ciocia. Non perdo tempo ed entro subito nel merito. Professore, non esitare: se hai veramente contezza di quello che dici, recati nelle sedi istituzionali adeguate (Carabinieri, Forze dell’Ordine, Magistratura, Procura della Repubblica). Senza indugio, denuncia chi, secondo te, è immerso nel malaffare, chi cerca voti in modo anomalo, anche di notte, altrimenti, se il tuo è solo un proclamo, non inquinare il clima e taci. In quanto ad integrità, trasparenza, irreprensibilità, onestà, tutti i miei candidati, ne hanno da vendere”. Così il candidato sindaco Michele Apicella supportato dalle liste un’altra Città, Eureka, Nuova Energia, in campo per le elezioni comunali del 20 – 21 settembre.
“Sento fortemente il dovere morale di mettermi al loro fianco a fronte delle illazioni frettolose, false e gratuite da te formulate. Analoghi pensieri ho anche per i tanti sostenitori che, in più modi ed a più riprese, mi stanno onorando e confortando col loro prezioso appoggio. A tutte queste persone – sono veramente tante – va il mio più sincero ringraziamento per come si sono votati alla causa della mia elezione a sindaco. Forse è il caso che ti faccia notare le tue incongruenze: hai proclamato la trasmissione di un messaggio di pace e di concordia e subito dopo parli di inquinamenti, di percorsi anomali da parte di non ben precisate entità. Noi siamo estranei ed escludo categoricamente che anche l’amico Cantile sia impegnato in queste nefandezze. Chi, sta avvelenando il clima che fin qui era stato controllato, regolato, pacato, sobrio? I tuoi ultimi interventi sanno solo di attacco e non di confronto leale, come finora portato avanti. La tua foga è stata decontestualizzata ed inappropriata. Hai tentato volutamente di far passare un messaggio sbagliato. Il tuo messaggio negativo sta dando un’idea della nostra Città che non corrisponde al vero. Trentola Ducenta non ha bisogno di litigiosità, permalosità, irascibilità, aggressività! Meritiamo di ritornare alla pace, alla serenità, alla laboriosità, alla disponibilità che hanno sempre contraddistinto il nostro Popolo che è fatto di Persone perbene. Ti stai proponendo come sindaco del cambiamento e della transizione. I mass media hanno recentemente riportato «Trentola Ducenta, Ciocia: “Il passato continua a presentarsi nelle altre liste”». Non entro certamente nel merito della composizione della tua lista, ma … ti devo fare memoria? Il passato sei tu! A riguardo, ti ricordo che recentemente, su un quotidiano locale, hai tu stesso ribadito la tua esperienza di consigliere negli anni ’70 (stiamo parlando di circa 40/50 anni fa!) e di dipendente comunale. È evidente che il più grande “riciclone” sei proprio tu, come lo è chi ha fortemente sponsorizzato la tua candidatura, dopo essere stato nelle passate amministrazioni, anch’egli Sindaco, Assessore e da ultimo, Presidente del Consiglio Comunale. Sì, a ragion veduta, il passato sei tu! La mia capacità di aggregazione è dimostrata dal fatto che qualunque scelta io operi, sono in tanti che mi offrono appoggio e consenso dimostrando di riporre in me piena fiducia. La stessa cosa non si può dire di te. Dimentichi che pur avendo un progetto da circa un anno, fino all’ultimo hai avuto difficoltà a trovare e mettere insieme 16 nomi che ti seguissero? Tanti nostri Concittadini hanno sostenuto che la tua è stata veramente la lista dell’ultimo momento. Io sono e sarò certo protagonista. Ripeto, la stessa cosa non si può dire di te. Il Popolo sovrano non mancherà di esprimere, nella lealtà, nella sincerità, nella lungimiranza, la sua scelta. Senza presunzione, e con l’intento di porre il Cittadino al centro della nostra opera amministrativa, il futuro siamo noi!”.