Comunali Trentola Ducenta, Cantile: “Ci lusinga che gli avversari prendano spunto dal nostro programma elettorale”

“Non mi stancherò mai di ripetere che il mio intento è guardare Trentola Ducenta, occuparmene al pari di un padre con la sua famiglia”. E’ quanto dichiara Antonio Cantile, candidato sindaco nella lista Moderati per Trentola Ducenta.

Ma come fare? I temi da affrontare sono molti e a tutti va dedicata massima attenzione. I Moderati ne hanno affrontato uno alla volta, fino ad esaurimento dei punti. Per ogni tema c’è un’idea, un programma, una soluzione fattibile. E’ già stato ribadito il problema degli spazi verdi, lasciati incolti e senza nessuno che se ne occupi. Per molto tempo, a dire il vero, proprio uno dei Moderati – Marco Abruzzese – ha provveduto autonomamente alla cura di uno di questi spazi. Un gesto importante, che ben rende l’idea di quanto i Moderati siano intimamente legati al territorio. 

Altro punto, la violenza. Cantile punta i piedi e azzera la distanza tra uomini e donne: “La violenza sulle donne è di primaria importanza, ma è altresì da considerare quella sugli uomini, anche psicologica. Il nostro intento non è la creazione di uno sportello che stia lì a prendere polvere, noi non siamo fatti così. Vogliamo fornire assistenza, quella vera. Parola d’ordine? Concretezza”. 

Si procede con attenzione verso tematiche altrettanto importanti, quali la sicurezza, lo sport. Ed è a questo punto che, nel corso della diretta dell’avvocato Cantile , viene sferrato un duro colpo agli avversari in corsa per la carica di sindaco. 

“Ci lusinga che si prenda spunto dal nostro programma elettorale. D’altronde, fa anche sorridere sentir parlare di sport chi non l’ha mai neanche praticato, ma la gente questo lo sa. Fa ancor più sorridere sentir parlare di ulteriori costruzioni – per l’ennesima volta – quando la stessa macchina comunale è ancora lenta e poco efficiente. Si parte dal basso, per poter edificare bene. Come si può portare lavoro, se ciò che manca è una consistente ramificazione delle attività produttive?”.

“Siamo stati i primi a parlare di sicurezza, i primi a fondare la stesura del nostro programma sulla voce dei cittadini. Ci siamo dedicati prima all’ascolto e solo dopo all’elaborazione i un programma elettorale che riflettesse le parole da cui abbiamo preso spunto. Ci siamo avvicinati alla gente di tutti i giorni, con lo sviluppo dell’iniziativa Dillo a Cantile: saremo la tua voce, per poi aprire i social e vedere la medesima idea proposta da altri. Altri, che nulla hanno fatto se non costruire”.

“Se il nostro programma è basato sulle proposte del cittadino, allora votare noi è come votare se stessi. E’ salutare calorosamente volti travestiti da nuovo e stringere la mano a nuove opportunità. E’ ammettere che cinque anni senza fondi regionali, senza partecipazione ad alcun bando, forse non fanno per voi”.

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Redazione

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