Covid-19 Aversa. Tampone e contagio, la testimonianza di un altro genitore: “Dobbiamo armarci di pazienza e buona volontà”
Riceviamo e pubblichiamo la testimonianza positiva di un madre nel raccontare la fase dal fare il tampone a cercare di limitare il possibile contatto tra un positivo e i familiari.
“Salve, dopo aver letto la lettera del concittadino aversano (leggi qui) vorrei raccontare anche io la mia esperienza di aversana con il Covid. Anche mio figlio, 21 anni, è ritornato dalla Sardegna. Consapevole di quello che stava succedendo con il contagio e per non mettere a rischio me, mio marito e mia madre anziana che vive con noi ha segnalato alla Asl il suo rientro, avendo cura di restare isolato senza contatti con noi. Ha fatto il tampone e in 48 ore ha avuto anche l’esito, per fortuna negativo. Devo dire che il sistema ha funzionato bene e ne sono rimasta – lo confesso – piacevolmente sorpresa. So di amici che viaggiavano con lui che non hanno avuto la stessa prudenza, mentre aspettavano l’esito del tampone non hanno avuto la stessa accortezza di restare a casa. Questo è il motivo che mi ha spinto a scrivere questa lettera dopo aver letto l’esperienza dell’altro concittadino. Mi rendo conto che ci possano essere dei ritardi, basti pensare alla moltitudine di persone rientrate dalle vacanze…Invece di puntare il dito, dobbiamo armarci di pazienza e buona volontà. La situazione non va presa sotto gamba. Ringrazio il Sindaco, i medici della Asl e tutti coloro che si stanno prodigando per assistere la cittadinanza in questo momento di emergenza. Se ognuno fa il suo e si evitano polemiche pretestuose…Se ci comportiamo responsabilmente ne verremo fuori. Auguri a tutti di pronta guarigione!”.