Aversa. Covid, la lettera degli studenti dello Jommelli: “Situazione difficile”
La lettera degli studenti e studentesse del Liceo Jommelli di Aversa su vari problemi all’interno dell’istituto scolastico in merito al covid.
Ecco il testo:
A distanza di una sola settimana la situazione sta degenerando, i problemi sono tanti e la colpa perlopiù non è la nostra, nonostante ci venga detto ciò tutti i giorni. L’elenco è abbastanza lungo, noi vorremmo sapere la vostra, quindi mettetevi comodi…
N 1 MANCATA SANIFICAZIONE; di nostra spontanea volontà ogni giorno sanifichiamo banchi e sedie. La sanificazione non viene effettuata e noi l’abbiamo capito grazie al fatto che i banchi restano nella posizione in cui sono stati lasciati il giorno prima, puntualmente fuori dalle linee rosse, non solo, rovesciando del gel (il liquido) sul banco, non è stato rimosso, la prova del nove. Ciò significa che nessuno provvede a sistemare e santificare.
N 2 MANCATA DISTANZA; ci viene detto che i banchi singoli al momento mancano, è compito del ministero provvedere, noi lo capiamo. Ci hanno disposti in modo da avere una distanza inesistente, per non parlare dei mal di schiena di chi si trova al lato del banco.
N 3 INGRESSO UNICO E USCITE SCAGLIONATE; per le uscite ok, ma abbiamo dimenticato le entrate? I cancelli d’entrata al mattino sono praticacamente un unico assembramento. “La colpa è vostra” NO cari professori, purtroppo le lezioni cominciano alle 8,10 e i cancelli si aprono alle 8, i pulmini arrivano prima, ci troviamo tutti tra il marciapiede del bar e quello della scuola, gli spazi sono quelli e gli alunni tanti.
N 4 LE MASCHERINE; Portiamo assoluto rispetto alla preside, ai professori ed ai collaboratori che fanno di tutto per garantire sicurezza, ci dispiace dirvi che non c’è, non siamo in sicurezza. Dobbiamo portare la mascherina per 5 ore senza poterla abbassare, ci hanno detto di non poterci affacciare alle finestre, per la cronaca, se qualche volta l’abbiamo fatto è per prendere aria… Tutti i giorni torniamo a casa con i mal di testa, insopportabili, che ci rendono la didattica e lo studio a casa pesante.
N5 SANIFICAZIONE BAGNI; Viene realmente fatta? Siamo sicuri? Noi no, chi ci dice che la ragazza/o prima di noi non è infetto? “andate in bagno quante meno volte possibili” questo non è possibile…
N6 TERMOSCANNER; Ce n’è soltanto uno, allora ci dicono “la febbre va misurata a casa”, possiamo essere sicure di noi stesse, ma non degli altri.
N7 MATERIALE DI SANIFICAZIONE; inizialmente ci hanno fatto problemi con le mascherine, i primi due giorni non volevano darcele dicendo “già le avete finite?”, scusateci se siamo 18, nessuna in rotazione, ed ogni giorno usufruiamo di una mascherina a testa, le salviettine imbevute non ci sono più, aspettiamo di finire il gel disinfettante per vedere la prossima risposta indecente. Abbiamo parlato del problema con il vicepreside e per le mascherine si è risolto. Ma è possibile fare ciò tutte le volte?
N8 DISINFORMAZIONE; Ci hanno insegnato che l’ignoranza viene alimentata dalla disinformazione. Non vogliamo diventare ignoranti, allora informateci.
Abbiamo saputo del primo caso covid in questa scuola da un altro liceo, capisco che non si vuole creare panico, ma noi dobbiamo sapere ciò che succede, lo pretendiamo. Concludo con il dire che se c’è qualcuno che ancora ci rappresenta facciamoci sentire, perché così non può andare avanti. Ci intimano ogni volta di sospenderci, arrivati a questo punto dico che sarebbe la cosa più sicura. Noi non ci sentiamo sicure, voi?
Gli studenti e le studentesse del Liceo Jommelli