Aversa. Stadio Bisceglia, primo round al Comune: Spezzaferri prepara l’appello
Pimo round al Comune per il contenziosio di circa 700mila Euro, proprio tra l’Ente Comunale e la società di calcio che gestiva lo stadio comunale, all’epoca dei fatti di proprietà del noto costruttore aversano Ing. Giovanni Spezzaferri.
Accolte tute le istanze del Comune di Aversa, difeso dall’Avvocatura comunale avvocati Giuseppe Nerone e Domenico Pignetti, in quanto non solo nulla deve il Comune a fronte della richiesta di circa Seicentomila Euro per spese sostenute nell’ambito del rapporto intercorrente con la società di calcio per la gestione dello stadio, per la manutenzione ordinaria e straordinaria del manto erboso nonché per la chiusura temporanea delle strade circostanti in occasione degli incontri di calcio, e altri oneri di gestione e miglioramento, ma la società di calcio dovrà pagare oltre Ottantamila euro per l’uso e costi di gestione dello stadio con le dovute spese legali. Il Tribunale ha affermato l’assoluta infondatezza della pretesa della società, l’errata interpretazione delle clausole convenzionali anche in ordine agli oneri sostenuti dall’opponente per la manutenzione (ordinaria e/o straordinaria) del campo ovvero per lo svolgimento dell’attività di disciplina della circolazione in occasione dello svolgimento delle attività ricreative in oggetto; invero, dalla portata delle generali previsioni di cui ai citati artt. 5 e 6 della citata Convenzione, oltre che dall’interpretazione complessiva delle clausole contrattuali e regolamentari, emerge l’assenza di qualsiasi obbligo ed onere per l’Ente concedente e, viceversa, l’assunzione di ogni spesa per la gestione e manutenzione da parte della concessionaria.
Non è tardata la replica dell’Ing. Spezzaferri, che raggiunto telefonicamente, ha annunciato imminente appello ove sarà nuovamente chiesta la restituzione da parte del Comune allo stesso Spezzaferri di circa €250000 per i lavori e le migliorie che lo stesso ha realizzato nello stadio comunale normanno. La vittoria dell’ente comunale in primo grado – fa sapere ancora il professionista aversano – non vuol dire la vittoria della causa; la strada da fare è tanta. Una disputa che finirà sicuramente in Cassazione.