Carinaro. Polo logistico Marican: la posizione del PD
“Stamattina, alle ore 10,00 è stato convocato il Consiglio Comunale per discutere una proposta presentata dall’Amministrazione Comunale di presa d’atto della decadenza del procedimento ai sensi dell’ex art. 8 del D.P.R. 160/2010 ed annullamento in autotutela delle deliberazioni del Commissario Straordinario con i poteri del Consiglio Comunale n. 13 del 04/04/2019 e n. 1 del 08/01/2019 per l’esecuzione dei lavori di costruzione di un Polo Logistico per l’E-Commerce in variante al P.U.C. del Comune di Carinaro, conseguenti ad un’ istanza della SOC. MARICAN VEGA 32. S.R.L. ; quando, appena poco più di un mese fa, questa stessa amministrazione provvedeva a far respingere, peraltro con una maggioranza risicata, 7 voti a 5, la proposta presentata dal Gruppo consiliare PD, unitamente al consigliere indipendente Masi, di annullamento in autotutela delle Deliberazioni del Commissario Straordinario n. 13 del 04/04/2019 e n. 1 del 08/01/2019, con la quale, con i poteri del Consiglio Comunale,operava una variante PUC, trasformando in terreno industriale circa 250.000 mq di terreno agricolo (sito nell’area posta a settentrione rispetto al centro abitato) al fine della realizzazione di polo logistico per l’e-commerce, su istanza della ditta MARICAN Vega 32 s.r.l. Dunque ci chiediamo che è cambiato rispetto a 40 giorni fa? La domanda è più che legittima se si considera che il respingimento della proposta, formulata dal Gruppo di opposizione, avveniva sulla base di un parere sfavorevole del Responsabile dell’Area Tecnica, motivatamente articolato; lo stesso Responsabile che, oggi, emette parere favorevole alla proposta dell’Amministrazione, senza nemmeno motivarlo! E’ vero che la Legge gli consente di non motivare il parere favorevole; ma ragioni di opportunità professionali, prima ancora che politiche, avrebbero dovuto indurre questo funzionario a motivare opportunamente le proprie ragioni, proprio per il fatto che, appena poco più di un mese fa, aveva emesso un parere, sulla stessa vicenda, di natura diametralmente opposto. Allora ripetiamo cosa è cambiato rispetto a 40 giorni fa? Noi un’idea ce la siamo fatta! Nella nostra proposta di deliberazione, veniva chiesto l’annullamento in autotutela della variante al PUC, sulla base di diversi e ben specificati motivi, elencati nel documento presentato con la richiesta di convocazione del CC, ai sensi del comma 4 dell’art. 21 del Regolamento, e ai quali, per farla breve, rimandiamo. La proposta, presentata dall’Amministrazione Comunale, si basa esclusivamente sulla presa d’atto della decadenza della convenzione stipulata con la Marican Vega 32 Srl e sulla circostanza che i terreni interessati dalla variante non erano nel possesso della società istante. Guarda caso due circostanze che, ad oggi, sono oggetto di contenzioso innanzi al TAR Campania. Un primo ricorso presentato da una comproprietaria dell’area interessata dalla variante urbanistica e un secondo proposto dalla Marican Vega 23 Srl avverso la determinazione che prendeva atto della decadenza della convenzione stipulata con essa stessa.
Siamo persuasi che l’Amministrazione Comunale sia conscia che, anche, l’odierna deliberazione può essere oggetto di ricorso amministrativo da parte della Marican e della conseguenza che, nel caso in cui la Marican dovesse risultare vincitrice in uno dei precedenti ricorsi o in entrambi, per consecutio logica – giacché la revoca fonda sugli stessi presupposti su cui vertono i richiamati giudizi pendenti innanzi al TAR – si vedrebbe accogliere anche l’eventuale ultimo ricorso avverso l’odierna deliberazione di revoca. Tutto ciò ci lascia pensare che questa Amministrazione, oggi, con questa delibera, tenta soltanto di salvarsi la faccia nei confronti della cittadinanza, dopo la pessima figura rimediata nel Consiglio Comunale del 18 settembre scorso, rimandando al Giudice Amministrativo l’ultima decisione sulla vicenda; avendo già trovato anche la giustificazione. In altre parola ci sentiremo rispondere e si sentiranno dire i cittadini: “ che colpa ne abbiamo noi amministratori, la variante l’abbiamo revocata, poi è stato il TAR Campania a dare ragione alla Marican ”. Tutto ciò non è serio! Non è serio, perché un’amministrazione leale, poco più di un mese fa, dopo aver tergiversato per più di un anno, avrebbe votato la proposta di annullamento in autotutela presentata dalle opposizioni, che fondava su motivazioni ulteriori rispetto a quelle per cui oggi, la maggioranza, chiede la revoca della variante. E non è serio perché espone l’Ente ad ulteriore contenzioso, avendo legato la sorte di questa deliberazione ai richiamati giudizi già in essere, lasciando che a pagare il conto siano i cittadini; perché le spese processuali sostenute dall’ ente ricadono sulla collettività; collettività che, per questa vicenda, è stata già costretta a subire un esborso di 13.000,00 euro (somma mai liquidata prima) per l’incarico conferito ad un noto professore avvocato napoletano, in barba ai professionisti carinaresi – e ce ne sono di validi, che hanno difeso l’Ente con più modesti compensi, ma viceversa con proficui risultati. Di fronte all’atteggiamento scellerato di questa Amministrazione, non possiamo non dichiarare la nostra astensione. In primo luogo perché abbiamo già votato per la revoca il 18 settembre;in secondo luogo ci asteniamo perché non vogliamo e non possiamo essere complici del disastro a cui – per i motivi sopra espressi – questa maggioranza condurrà il comune di Carinaro in questa oramai penosa vicenda”.
Il Gruppo consiliare PD Carinaro