Casagiove. Le accuse della Procura all’ex candidato sindaco D’Angelo: emesso decreto citazione a giudizio
Dopo l’espletamento di indagini preliminari che hanno portato la Procura della Repubblica a notificare tramite i Carabinieri del Comando Stazione di Casagiove, a Danilo D’Angelo, già candidato Sindaco del Comune di Casagiove durante l’ultima tornata elettorale di settembre 2020, l’avviso di conclusione delle indagini preliminari, perché ritenuto responsabile del reato di corruzione elettorale (di cui all’art. 86 D.P.R. 570 del 16 maggio 1960), la Procura della Repubblica ha emesso decreto di citazione a giudizio innanzi al Tribunale, con la prima udienza fissata per settembre 2021.
Le investigazioni avviate dai militari del Comando CC della Stazione di Casagiove hanno consentito di accertare come Danilo D’Angelo, candidato alla carica di Sindaco con la lista civica “Casagiove nel Cuore”, al fine di ottenere a proprio vantaggio il sostegno elettorale, prometteva ad un noto imprenditore operante nel casertano una serie di utilità ed agevolazioni di natura burocratico-amministrativa, in ordine al rilascio delle autorizzazioni di un futuro progetto edilizio che lo stesso avrebbe presentato al Comune di Casagiove qualora il D’Angelo fosse stato eletto a Sindaco, nonché la rimozione di ogni ostacolo burocratico presente sulla strada di accesso al predetto terreno causato dalla presenza di una fognatura, qualora fosse diventato Sindaco.
In cambio delle promesse di siffatte future agevolazioni burocratico – amministrative, D’Angelo, oltre al sostegno elettorale, chiedeva all’imprenditore – e titolare di una nota società della zona – l’assunzione, presso le varie sedi della predetta società di ragazzi giovani residenti a Casagiove, da lui segnalati (2 dei quali venivano effettivamente assunti con contratto part-time), al fine poi, di farsi promettere anche da questi ultimi il sostegno elettorale in cambio del posto di lavoro conferito o promesso.
Si evidenzia infine, che a carico dello stesso Danilo D’Angelo pende procedimento penale innanzi al Tribunale di Santa Maria Capua Vetere per reati della stessa specie, e cioè per lo scambio elettorale quando il predetto era candidato a consigliere comunale sempre alle elezioni del Comune di Casagiove del 2016.